Un terremoto nella storia del basket; gli scudetti della Mens Sana Siena, la storica società di basket italiana, rischiano di venire messi in discussione per i problemi finanziari che avevano coinvolto questo club in passato e che avevano portato al fallimento della banca Monte dei Paschi, e dunque della conseguente sparizione della società di pallacanestro costretta a ripartire dalle serie inferiori. Si parla di frode fiscale, che porterebbe alla revoca degli scudetti vinti dal 2007 al 2013; una serie pazzesca, aperta con Simone Pianigiani e chiusa da Luca Banchi, che ha visto protagonisti tanti giocatori (da Terrel McIntyre a Romain Sato, da Rimas Kaukenas a capitan Shaun Stonerook, fino ad arrivare a Daniel Hackett e Bobby Brown citando anche gli azzurri Tomas Ress e Marco Carraretto). Avrebbe senso oggi un provvedimento simile, tanto più che i titoli revocati non sarebbero comunque riassegnati? Per un commento sulla vicenda che scuote il mondo del basket, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Roberto Chiacig, che con la Montepaschi ha vinto lo scudetto del 2004 (non in discussione) ed è tornato nel 2014 per dare una mano alla squadra in Serie B.
Ci spiega cosa sta succedendo per la vicenda della Monte Paschi? Ho sentito delle voci anch’io su quello che sta succedendo a Siena, ma sinceramente non conosco fino in fondo questa situazione che riguarda.
Si parla di frode sportiva e di sei scudetti revocati: sarebbe una decisione giusta? No, non sono per niente d’accordo con questa decisione: non vedo perchè si dovrebbero mischiare i problemi finanziari dello sponsor con le vicende di campo della squadra.
Quello che si guadagna sul campo non è quindi mai discutibile, non è giusto togliere delle vittorie sportive? E’ così, perchè i giocatori sono quelli che vanno sul campo e vincono. Qui non ci sono partite comprate o truccate: è una situazione sicuramente differente.
Sarebbe giusto dare assegnare questi scudetti ad altre squadre, e nel caso a chi? Come ho già detto prima, assegnare gli scudetti ad altre società non ha senso. E’ Siena che ha vinto quei titoli sul campo, ed è giusto che li conservi nel palmarès.
La Mens Sana tra l’altro non potrà difendersi essendo tra l’altro fallita, nessuna controparte che potrà dire qualcosa contro queste accuse… Anche questa è una cosa evidente: in un processo ci deve essere un’accusa e una parte difensiva. La vecchia società della Mens Sana è sparita, sarebbe un processo a senso unico.
In ogni caso quegli scudetti furono vinti da una grande squadra, è questo che vuole dire? I titoli vinti non si cancellano, magari verranno revocati in un’aula di tribunale ma sono stati conquistati con pieno merito e rimarranno nei ricordi di chi li ha vissuti da protagonista.
Lei fatto parte di questa squadra così importante, cosa ne pensa? Io in realtà ho vissuto l’epoca immediatamente precedente; ho vinto lo scudetto del 2004 che non è in discussione, ho vissuto grandi momenti a Siena e sono tornato nel 2014, entrando anche in società per aiutare una realtà in difficoltà e costretta a ripartire dal basso.
Come vive questa situazione? Naturalmente mi dispiace per quello che sta succedendo, sono affezionato a Siena e questa mi sembra una vicenda assurda. Ripeto, i meriti sportivi non devono avere niente a che fare con i problemi finanziari.
(Franco Vittadini)