Da anni Prato, la cittadina a pochi chilometri da Firenze, vede aumentare la presenza di cinesi. Alcuni dei vecchi residenti la definiscono come una capitale straniera, tale è il numero dei cinesi che arrivano qui, la maggior parte illegalmente, per lavorare ala fiorente industria tessile che da sempre contraddistingue la città toscana. In tutta Italia secondo gli ultimi dati vivono circa 210mila cinesi, ma solo 41mila di essi sono legalmente riconosciuti. Tutti gli altri, tra cui moltissime donne e ragazze, sono nel nostro paese grazie al traffico illegale di esseri umani che con circa 50mila dollari ti permette di arrivare qui con documenti falsi che rendono anche impossibile il rimpatrio in caso vengano fermati dalle forze dell’ordine. A Prato sono sorte moltissime aziende tessili completamente in mano ai cinesi, dove giovani ragazze lavorano molte ore al giorno per pochi soldi. I cittadini originari lamentano la totale mancanza di integrazione fra le due comunità: vivono per conto loro, non si mischiano mai con noi, dicono. Quasi tutti non parlano neanche una parola di italiano. La comunità cinese, almeno quella degli illegali, vive poi sotto la paura ddl racket che li controlla, sempre in mano ai cinesi: diversi i casi recenti di cinesi trovati uccisi, probabilmente perché volevano ribellarsi a loro. A luglio a Prato un cinese è stato accoltellato alla schiena e ucciso mentre si trovava in un internet point. Quello che è più allucinante sono poi le condizioni in cui si lavora in queste aziende tessili gestite dai cinesi: la polizia ha trovato dentro di esse delle vere e proprie prigioni dove le lavoratrici sono tenute segregate giorno e notte. Lavorano sette giorni alla settimana per un euro all’ora, cominciando alle sette del mattino e finendo a mezzanotte. Anche i bambini sono tenuti in queste condizioni, a dormire per terra tra topi e scarafaggi. Molte donne cinesi vengono condotte alla prostituzione: ha fatto scalpore questo mese il caso di tre ragazze cinesi saltate dalla finestra di un appartamento a Milano completamente nude per sfuggire ai loro aguzzini.