La MontePaschi Siena fa ottima figura a Cleveland. D’accordo, i Cavaliers non sono il meglio che la Nba possa offrire in questo momento, ma perdere di soli 6 punti (91-85) sul parquet di una franchigia del campionato più importante del mondo è sempre un risultato apprezzabile. Il risultato resta in bilico fino alla fine, e i campioni d’Italia avrebbero potuto addirittura fare il colpaccio. La MontePaschi in certi momenti mette paura a Cleveland, costringendo gli americani a mettere in campo il massimo impegno. L’inizio è davvero positivo per la squadra di coach Banchi: Siena chiude in vantaggio il primo quarto di cinque lunghezze (22-17) e riesce a rimanere davanti anche alla fine del primo tempo (36-33). Nel terzo periodo i Cavaliers riprendono il controllo, Siena va sotto di 10 punti. Si prosegue su questa linea, e a 3’12” dalla sirena finale i Cavs sono a +11 e apparentemente in perfetto controllo. Invece Siena risale, e una tripla di Kangur a 18”9 dal termine la riporta a -4 (85-89). Non riesce però ad andare oltre, e il tiro dell’israeliano Kasspi sigilla la partita sul 91-85. Rispetto alla partita contro gli Spurs, i campioni d’Italia hanno migliorato le percentuali di tiro, con prestazioni notevoli da parte di Hackett (14 punti, 5 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperi e 1 stoppata) e Janning (21 punti, 5 rimbalzi, 2 assist), mentre Brown è stato il miglior realizzatore (22 punti, pur con 6/18 dal campo). Ci sono stati meno emozione e timore reverenziale, forse perché gli avversari non sono al livello degli Spurs. Luca Banchi aveva detto: “Almeno sette o otto squadre Nba, se non di più, non vincerebbero l’Eurolega”. Cleveland probabilmente è tra queste, e nel dopo-partita Banchi ha pure un po’ di rammarico: “Peccato, perché nei primi due periodi avremmo potuto costruire qualcosa in più del vantaggio risicato che avevamo all’intervallo. Nel terzo e nel quarto li abbiamo costretti a intensità e fisicità superiori, e a rotazioni più ridotte. Ci siamo guadagnati il loro rispetto e questo è sicuramente un fatto che ci fa andare a casa con sensazioni positive. Fino al 48’ ce la siamo giocata con la faccia giusta”. Ora già incombe il debutto casalingo di Eurolega contro Berlino, con pochissimo tempo per assorbire fuso orario e fatiche. L’altra partita della giornata di ieri era Toronto Raptors-Real Madrid.
I canadesi hanno vinto 102-95, vendicando la sconfitta per 103-104 dell’11 ottobre 2007 nonostante le tribune mezze vuote a causa del Thanksgiving Day in Canada. Bargnani ha chiuso con 14 punti, e soprattutto è tornato a giocare una partita importante (pur non ufficiale) dopo sei mesi: “Sono molto contento di aver giocato una partita dopo tutto questo tempo – ha commentato il Mago -. La squadra ovviamente era molto stanca dopo il training camp, molto duro dal punto di vista fisico”.