È stato condannato a dieci anni di reclusione Davide Guglielmo Righi, l’uomo che il 23 febbraio scorso ha provocato la morte del tassista milanese Alfredo Famoso colpendolo al volto con una confezione di bottiglie di plastica. La vittima non aveva dato la precedenza all’aggressore e alla sua compagna che in quel momento stavano attraversando le strisce pedonali. La sentenza è stata emessa oggi dai giudici della prima Corte d’Assise di Milano che hanno condannato Righi per omicidio preterintenzionale ma escludendo le aggravanti dei futili motivi e della recidiva: per lui il pm di Milano Maria Teresa Latella aveva chiesto una condanna a tredici anni. “La pena è bassa. È il minimo previsto per l’omicidio preterintenzionale senza aggravanti, che però per me c’erano – ha commentato il legale della famiglia di Famoso, l’avvocato Danilo La Monaca – C’erano sia i futili motivi, contestati dal pm, e per me c’era anche quella della crudeltà in relazione al comportamento tenuto dopo”. La lite avvenne il 23 febbraio in via Morgagni, a Milano, dove la vittima non si fermò per far passare Righi, 49 anni, e la sua compagna incinta di nove mesi. L’uomo lanciò contro l’auto la cassetta d’acqua, la stessa con cui poi colpì il tassista quando scese dall’auto. La morte sopraggiunse a seguito di un gravissimo trauma cranico dovuto alla caduta a terra. Righi venne inizialmente accusato di omicidio volontario, ma il 27 febbraio scorso il gip di Milano Gianfranco Criscione aveva riqualificato il reato a omicidio preterintenzionale, stabilendo anche la scarcerazione e i successivi domiciliari per Righi.