Tenerife vince la seconda semifinale delle Final Four di Champions League. Le due squadre iniziano timidamente l’ultimo quarto. Nel primo minuto di quest’ultimo periodo del match non segna nessuno: canestri inviolati. A reagnare è la rassegnazione e la stanchezza. Il Tenerife non perde tempo e sfrutta al meglio l’occasione di chiudere definitivamente i conti. In poco tempo il vantaggio è di 63-47. Venezia reagisce riportando a 13 i punti di ditanza. Gli spagnoli riescono comunque a controllare piuttosto bene le iniziativa di Venezia. La pressione difensiva di Tenerife mette in ghiaccio le punte venete che con lo scorrere del tempo perdono fiducia e serenità. Il risultato finale è di 67-58.
Nel terzo quarto il Tenerife prende il largo mentre Venezia non riesce a contenere gli attacchi avversari. Pronti via, gli spagnoli portano il vantaggio a + 8: 42-34. Sale in cattedra San Miguel che ne infila 4 di seguito allontanando pericolosamente Venezia. Dopo lo schock iniziale i veneti provano a reagire. Sulla loro strada però c’è pure Abromaitis in serata molto positiva: 19esimo punto e punteggio aggiornato al 48-34. Gli ospiti non riescono a combinare nulla in zona offensiva, accompagnati comunque da una buona dose di sfortuna. Borgis intanto firma il 50-34 a metà del terzo quarto. Venezia reagisce richiamata dal proprio coach durante il time out. Il punteggio alla fine del terzo quarto è di 56-42.
Dopo un inizio sorprendentemente positivo il Venezia si sfalda concedendo troppi spazi agli avversari. I 5 punti conservati dai veneti allo scadere del primo quarto vengono immediatamente polverizzati. E il parziale recita 21-21. Abromaitis realizza dopo una splendida azione per Tenerife ma subito dopo arriva la risposta, firmata Heynes: capolavoro da 3 punti. Lo spagnolo del Tenerife non molla facendo scattare gli isolani. Ortner va a bersaglio con due liberi ma Doornekamp dall’altra parte mette la tripla che vale il pareggio. Tenerife prova ad allungare con la tripla sempre di Doornekamp e poi con il libero di San Miguel. 36-32. Abromaitis dalla lunetta arrotonda ulteriormente il vantaggio portando l’Iberostar a 38 punti, 6 di vantaggio.
Inizio travolgente di Venezia. I veneti trovano in pochissimi secondi dal calcio d’inizio le giuste giocate per andare a punto. In nemmeno un minuto gli ospiti si portano sul 10-3. Tenerife si fa sorprendere numerose volte sui binari esterni non riuscendo a completare in maniera adeguata la fase difensiva. Time out Tenerife. White prova a risollevare gli animi del pubblico spagnolo, inizialmente spaventato non poco per l’avvio aggressivo degli avversari. Vazquez concede un tiro libero nel finale del primo quarto. Venezia non sembra voler approfittarne ma Haynes dalla distanza centra una tripla importantissima. Si va riposo sul parziale di 16-21.
Walter De Raffaele, coach della Reyer Venezia, ha inquadrato la semifinale di Champions League contro Tenerife prima di partire per la Spagna. Parlando ai giornalisti in conferenza stampa, il coach orogranata ha parlato di grande entusiasmo da parte dei suoi giocatori, che rappresenteranno un’interà città e provincia in queste Final Four europee. Il traguardo finale passa dai padroni di casa dell’Ibèrostar Tenerife, che De Raffaele ha presentato così: “E’ una squadra ben strutturata, molto fisica con quintetti molto alti, a cominciare dalle guardie riescono a schierare quintetti tutti sopra i due metri, se escludiamo il playmaker. La panchina è altrettanto completa, non a caso ricoprono le primissime posizioni della Liga che reputo la lega europea più forte. Si capisce quindi che importanza può avere questa squadra”. Quali armi può giocarsi Venezia nella sfida diretta? “Non vogliamo snaturarci per andare incontro alle squadre avversarie ma manterremo la nostra identità. Ovvero l’essere abbastanza atipici, cercando sempre di aprire il campo e sfruttare il tiro da tre punti e l’atipicità dei nostri lunghi, con la speranza di recuperare sia Ress che Hagins almeno per qualche minuto. In giù dovremo essere camaleontici in difesa cercando di mettere qualche granellino di sabbia in una squadra ben rodata, che obiettivamente gioca una bella pallacanestro”. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Andando a guardare i numeri di Tenerife e Venezia si nota il vantaggio degli spagnoli nelle percentuali di tiro, sia da due punti con il 52,1 contro il 48,9% della Reyer, che al tiro pesante, statistica in cui gli spagnoli arrivano al 37,9% di squadra mentre Venezia si ferma a quota 30,6%. Nei tiri liberi le percentuali sono del 76,9% per Tenerife e del 72,6% per Venezia. Sostanziale equilibrio per quanto riguarda i rimbalzi catturati con un solo decimo di differenza, 35,2% Tenerife e 35,1% Venezia, mentre negli assist comanda la formazione spagnola con 20,6 per gara contro il 17,2 dei veneti. Quanto ai dati individuali, il top scorer di coppa dell’Iberostar Tenerife è l’olandese Aaron Doornekamp autore di 10,4 punti a partita; tra i rimbalzisti emerge il 2,03 USA Tim Abromatis con una media di 5,1, mentre sono 5,5 gli assist per gara dell’ala Javier Beiran. Tra le fila di Venezia, il protagonista principale in Champions League è stato Melvin Ejim: per l’ala di origini nigeriane 11,4 punti, 6,2 rimbalzi e 1,4 rubate a partita, mentre il play Marquez Haynes ha distribuito in media 4,1 assist. (agg. di Carlo Necchi)
È la seconda semifinale della Champions League di basket, competizione fondata organizzata dalla FIBA che ha visto la luce in questa stagione: palla a due alle ore 21:00 di venerdì 28 aprile 2017. Per il primo atto delle sue Final Four, Venezia ha pescato nell’urna l’avversaria probabilmente più difficile: i padroni di casa del Tenerife.
Formazione spagnola che attualmente si trova al quinto posto nella classifica della Liga ACB, dopo aver perso nell’ultimo turno in casa del Malaga per 88–67, e con due sconfitte in più rispetto alle quattro formazioni di testa: Real Madrid, Barcellona, Valencia e Baskonia Vitoria. Per i veneziani, secondi nella Lega A italiana e reduci dal successo contro Varese, la semifinale di Champions League si presenta come un appuntamento prestigioso in cui però non potranno scendere in campo i due ultimi arrivati, Julian Stone ed Esteban Batista.
Il cammino delle due formazioni è iniziato nella fase a gironi rispettivamente con gli spagnoli che hanno conquistato il primo posto nel proprio girone, il D, nel quale era compresa anche la formazione della Sidigas Avellino, chiudendo con 11 vittorie e 3 sconfitte, mentre la Reyer era stata inclusa nel girone B, il più equilibrato dell’intera competizione, concluso con il secondo posto a parità di vittorie e sconfitte, 9 e 5, con i francesi del Le Mans ed i turchi del Pinar Karsikaya, classificatisi primi e terzi per la classifica avulsa. Nei turni ad eliminazione diretta la formazione spagnola è entrata direttamente negli ottavi di finale, mentre la Reyer ha eliminato nel primo turno la formazione lettone del Ventspils, perdendo la gara in trasferta per 74–67, ma vincendo quella al Taliercio per 70–61.
Nel turno degli ottavi l’avversaria del Tenerife era il Paok, che si è imposto nell’andata per 66–63, salvo poi arrendersi con grande scarto, 80–54, nella gara di ritorno. Per la Reyer c’è stato il derby italiano con la Sidigas Avellino, che gli orogranata hanno fatto proprio vincendo sia in casa che in trasferta contro la formazione di sacripanti. L’ultimo turno giocato prima della F4, sono stati i quarti di finale con Tenerife capace di sconfiggere i francesi dell’Asvel Villeurbanne per 61–51 in casa dopo aver pareggiato a quota 62 la prima gara, ed i veneziani di De Raffaele che hanno incontrato di nuovo il Pinar Karsikaya, avversario anche nel girone di qualificazione, riuscendo a limitare a soli 3 punti la sconfitta nella gara in Turchia, 74–71, per poi prendersene 8 al termine della gara del Taliercio per 74–66.
Prima di partire per Tenerife, il coach di Venezia Walter De Raffaele non ha nascosto le sue preoccupazioni anche per l’ambiente molto caloroso che i suoi ragazzi si troveranno ad affrontare, e per il grande impatto difensivo della formazione guidata da coach Vidorreta, che anche nell’ultima gara disputata in casa contro l’Asvel ha tenuto la squadra avversaria a quota 51, distribuendo inoltre molto bene le segnature tra i suoi uomini con il solo Bogris in doppia cifra, ma con 9 dei 12 giocatori schierati che sono andati a canestro. L’Iberostar Tenerife è infatti squadra che distribuisce molto bene le sue segnature, sia tra i componenti del quintetto base che con gli uomini che escono dalla panchina, che è quella con la migliore media di punti realizzati dell’intera manifestazione.
La Reyer Venezia invece si è preparata alla semifinale di Champions League battendo in casa Varese nell’ultima di campionato, fornendo una bella prova corale, e dovendo comunque lottare per tutti i 40 minuti per tenersi i due punti in palio. In questa gara si sono messi in evidenza Ejim, miglior marcatore con 17 punti all’attivo, seguito da un ritrovato Tonut e da Filloy, a quota 16 ciascuno, giocatori sui quali coach de Raffaele dovrà fare conto anche nella gara sul parquet di Tenerife, dove il quintetto base della Reyer dovrebbe vedere Haynes schierato come playmaker, affiancato da McGee come guardia. Molto importante anche il ruolo di Bramos, tiratore che ricopre il ruolo di ala piccola. Sotto canestro la coppia composta da Ortner e Peric, con Ejim pronto a subentrare, mentre molto difficilmente vedrà il campo Ress. Per la formazione di Vidorreta quintetto base con Bogris, Grigonis, Doornekamp, giocatore già visto nel campionato italiano, Hanley e l’idolo di casa San Miguel.
La semifinale di Basketball Champions League tra Tenerife e Venezia sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport + HD, canale numero 57 del digitale terrestre e 227 si Sky (5557 in alta definizione). Diretta anche in streaming video sul sito web www.raiplay.it. Aggiornamenti sul risultato della partita saranno disponibili sul sito web ufficiale www.basketballcl.com.