Una nuova storia che si può catalogare nel file “miracle baby”, come il film omonimo ha ormai insegnato a chiamare questi casi. Si tratta di bambini che tutti consigliavano di abortire per motivi vari e che invece nascono, miracolosamente o per la semplice caparbietà delle madri che decidono di portare a termine la gravidanza anche in condizioni di salute difficili. L’ultima di queste storie riguarda una giovane donna inglese, Gemma Holmes, che nel settembre dello scorso anno ebbe un grave incidente mentre guidava la sua motocicletta. Schiantatasi contro una macchina parcheggiata, la donna ha rischiato di morire e poi è rimasta in coma per tre mesi. Al suo risveglio, i medici le hanno comunicato che era incinta di quattro mesi. Gemma non sapeva nemmeno di essere incinta al momento dell’incidente, quindi si può immaginare la sua sorpresa. I medici viste le sue condizioni ancora gravi (impossibilitata a camminare per i gravi danni alla spina dorsale) le hanno consigliato subito di abortire, ma lei, riconoscendo nel bambino che portava in grembo un autentico miracolo, un segno di vita nonostante quello che le era successo, ha rifiutato. In realtà, i medici avevano consigliato l’aborto anche quando la ragazza era in coma, dicendo alla madre che sarebbe stato meglio per lei, dubbiosi che in tali condizioni potesse portare a termine la gravidanza, ma la madre decise di aspettare che la figlia uscisse dal coma prima di prendere ogni decisione in questo senso. Durante la gravidanza e nonostante i suoi problemi fisici, nel timore di danneggiare il bambino che portava in grembo, Gemma ha rifiutato le medicazioni che le avrebbero risparmiato i dolori più forti. Finalmente a maggio è nato un bambino in ottima salute chiamato Rueben Miracle Holmes. Oggi Gemma deve ancora far uso della sedia a rotelle ma spera presto di poter muoversi insieme al figlioletto. Nelle dichiarazioni che ha rilasciato alla stampa inglese, si è detta convinta che il bambino sia nato per un motivo preciso.