«Vorrei innanzitutto ringraziare, non come presidente di FederlegnoArredo ma come cittadino, il premier Enrico Letta e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, per aver capito e preso a cuore le vicissitudini del nostro settore, che da troppo tempo attraversa una profonda crisi». Queste le prime parole di Roberto Snaidero, contattato da ilsussidiario.net, dopo la decisione del governo di inserire gli arredi nelle detrazioni Irpef del 50% previste per le ristrutturazioni. La stessa Federazione ha definito “storico” quanto stabilito nel Consiglio dei ministri di ieri, in quanto per la prima volta è stato inserito l’intero macrosistema arredo senza alcuna limitazione (e non singole categorie merceologiche come avvenuto in passato), contribuendo al rilancio di un comparto in forte sofferenza.
Presidente, come ha reagito alla notizia?
Attendevo con apprensione l’esito del Cdm, ma fortunatamente sono giunte le buone notizie che ci aspettavamo. Come Federazione siamo notevolmente soddisfatti della misura che il governo ha varato sugli arredi senza limitazioni, quindi rivolta non a singole parti dell’arredamento, ma a tutto il suo insieme.
Quali saranno i maggiori benefici di questa decisione?
Sarà un bene per tutte le aziende, associate a Federlegno e non, ma è anche un grande successo per tutti coloro che hanno dimostrato di credere in un lavoro che negli ultimi mesi ci ha visti impegnati per favorire l’approvazione di questa misura. Mi auguro che quanto deciso oggi possa essere un primo passo verso la crescita non solo del nostro settore, ma di tutto il Paese.
Come mai è così importante il fatto che non siano state previste limitazioni?
E’ importante perché, come recentemente rilevato dal nostro Centro Studi, questa defiscalizzazione si tradurrà in un recupero di spesa al consumo pari a quasi 1,8 miliardi di euro nel 2013. Proprio questo recupero, inoltre, contribuirà a salvaguardare circa 8.000 posti di lavoro e 1.800 piccole imprese.
A quale scenario saremmo andati incontro nel caso in cui il governo avesse agito diversamente?
Come ho dichiarato più volte in questo periodo, avremmo dovuto fare i conti con un’ulteriore perdita di posti di lavoro e ad altre numerose chiusure aziendali. Adesso ci aspettiamo dunque che quanto deciso possa effettivamente alleggerire una situazione che da anni sta mettendo a dura prova uno dei settori più importanti del made in Italy. E’ per questo motivo che da tempo stiamo richiedendo l’attuazione di tale misura.
Quale sarà invece il prossimo passo?
Ovviamente non ci limiteremo ad accettare queste forme di intervento da parte del governo, quindi la Federazione, mi auguro anche insieme a FederMobili (la Federazione nazionale dei negozi di arredamento, ndr), continuerà nel suo grande lavoro per mettere in piedi un serio programma che abbia un impatto notevole su questo settore. Dobbiamo continuare a darci da fare per contribuire sempre più alla crescita del nostro Paese e mi auguro che proprio da FederlegnoArredo possa partire quel piccolo grande segnale di sviluppo dell’Italia.
(Claudio Perlini)