Non è un novellino del festival Daniele Sivestri, non è un novellino in nessun senso, questo cantante classe 1968, che a partire dal suo esordio nel 1994 con l’album che portava il suo nome, ha riscosso un enorme successo e si è aggiudicato la Targa Tenco, considerata il premio musicale nostrano più prestigioso. Silvestri è un artista completo che ha iniziato dalla gavetta nella migliore delle tradizioni.
Nato a Roma, si avvicina alla musica dalla più tenera età, imparando a suonare il pianoforte e la chitarra e suonando poi in diversi gruppi fino a lavorare come turnista insieme ad artisti noti. Il suo esordio a Sanremo avviene nel 1995, dove la sua canzone “Voglia di gridare”, contenuta nell’album d’esordio dell’anno precedente, gli fa passare le selezioni per Sanremo Giovani. Il brano che Daniele porta sul palco dell’Ariston, L’uomo col megafono, diventa immediatamente un successo di scala nazionale, aggiudicandosi il premio “Volare” per il miglior testo, al quale si aggiunge nello stesso periodo una seconda Targa Tenco per il secondo singolo dell’album “Prima di essere un uomo”, “Le cose che abbiamo in comune”.
Da questo momento in poi la carriera di Daniele Silvestri prende il volo, e lo porta ad affiancare altri artisti nei loro spettacoli di prosa, come accade nel 1997 con Rocco Papaleo, e a distanza di qualche mese, con Tullio Solenghi. Il 1999 vede la sua seconda partecipazione a Sanremo, e per la prima volta presenta un brano di impegno sociale, un tema che sta molto a cuore al cantante, che spesso usa la musica proprio per sensibilizzare e trasmettere messaggi su questa tematica.
Il brano si intitola “Aria” e affronta lo spinoso tema delle carceri, argomento decisamente caro a Silvestri, come si vedrà anche nel corso degli anni a venire. La canzone questa volta gli vale la vittoria del premio della critica “Mia Martini” e quello per migliore testo.
Subito dopo il Festival, arriva il quarto album, “Il dado” e, contestualmente, Silvestri conferma la sua poliedricità firmando la sua terza colonna sonora, quella per il film “Sig. Dapatas”, che segue i soundtrack dei film “Cuori al verde” di Giuseppe Piccioni, 1996, e “Barbara” di Angelo Orlando, 1998.
Seguono altre colonne sonore anche legate a spettacoli teatrali di impegno sociale, come nel caso di “Tango”, uno spettacolo di Francesca Zannoi dedicato ai desaparecidos in Argentina.Il 2002 è un anno fortunato per Silvestri, la sua canzone “Salirò”, presentata al suo terzo Festival di Sanremo, si aggiudica le vette delle classifiche italiane diventando il tormentone estivo dell’anno. Sul palco dell’Aristo il cantante, accompagnato dall’attore Fabio Ferri, inscena una coreografia esilarante che sarà presente anche nel videoclip della canzone e che conquisterà in breve tutti i canali musicali.
Sempre nel 2002 si aggiudica un altro premio “Mia Martini” e quattro Italian Music Awards.Nel 2003 per Silvestri arriva il battesimo dell’editoria: viene infatti pubblicato il suo libro “L’Autostrada”, nel quale foto, testi inediti e pagine di diario descrivono il suo ultimo tour. Il libro è accompagnato da un cd con alcuni brani inediti.
L’anno successivo esce il primo live, che contiene una pietra miliare dei suoi successi musicali, “Kunta Kinte”, che vede la collaborazione con il rapper nostrano Frankie Hi – NRG.Nel 2007 il suo brano “La paranza” partecipa al Festival, un’edizione nella quale riscuote meno successo, ma dalla quale si riscatta presto, vincendo il David di Donatello per la miglior canzone con il brano “Mi persi”, colonna sonora del noir “Notturno Bus”.Sempre nel 2007 un altro suo brano ottiene un grande riconoscimento di pubblico, quando la sua canzone “Gino e l’alfetta” diventa la colonna sonora ufficiale del Gay Pride di Roma.
Un compendio della vasta produzione di questo artista è stato pubblicato nel 2011, con l’album S.C.O.T.C.H., che ripercorre 15 anni di carriera e vanta collaborazioni con esponenti della sfera musicale come Stefano Bollani, a quelli della letteratura e del teatro, come Andrea Camilleri e Peppe Servillo, e che, come previsto, ha visto un successo tale da meritare, a distanza di qualche mese, il lancio della versione corredata da un DVD.Nel 2011, escono due nuovi singoli: “Ma che discorsi” e “Il viaggio”, poi inserito nella colonna sonora del film “Immaturi – Il viaggio”. E per il 2013, Daniele è pronto a partecipare alla nuova edizione del Festival di Sanremo, dopo 5 lunghi anni di assenza.
L’artista è stato suo malgrado oggetto dei giornali di gossip quando lo scorso anno l’attrice Simona Cavallari, vicina a lui per 11 anni e madre dei suoi due figli, a distanza di quattro anni dalla rottura, ha rilasciato un’intervista a “Diva e donna” per raccontarsi e, soprattutto, raccontare il dolore della separazione e della rottura con Silvestri, e specificando quanto in fretta l’artista sia riuscito a rifarsi una vita con la compagna di oggi.
Insomma, per la prima volta Silvestri si è ritrovato a sentire parlare di lui per argomenti ben lontani da quelli artistici. Ma, come si dice, “bene o male, l’importante è che se ne parli”: e questo, a poca distanza dal nuovo Festival di Sanremo, è vero più che mai.