Gli Europei di calcio 2012 iniziano oggi pomeriggio. Al termine della cerimonia di apertura, allo stadio Nazionale di Varsavia, Polonia e Grecia scenderanno in campo per la prima partita del gruppo A, che comprende anche Russia e Repubblica Ceca. Fischio d’inizio alle ore 18: partita già decisiva, perchè queste due squadre si giocheranno l’accesso ai quarti di finale in un girone molto incerto, dove forse la Russia ha qualcosa in più ma fondamentalmente tutte e quattro partono alla pari, quindi non vanno lasciate occasioni per strada. Per fattore campo la Polonia parte favorita, ma la realtà parla di una squadra non troppo competitiva, con un valore medio davvero modesto e solo un paio di elementi di livello internazionale. Di contro, la Grecia dopo l’abbuffata insperata del 2004 non è più riuscita a ripetersi su grandi livelli, tornando nell’anonimato pur centrando sempre la qualificazione ai grandi appuntamenti.
La Polonia, insieme all’Ucraina, è il Paese organizzatore di questi Europei. Non ha avuto bisogno di passare dalle qualificazioni, pertanto alla mediocrità della squadra si è aggiunto un calendario non certo fitto di appuntamenti, che ha reso difficile la coesione del gruppo. Nonostante ciò, c’è l’entusiasmo di un popolo che non ha mai vissuto da vicino i grandi appuntamenti di calcio internazionale, e che raramente si è entusiasmato per i successi della nazionale, che ha colto solo un oro olimpico e poi ha ben figurato in un paio di edizioni del Mondiale. Il periodo di massimo splendore risale agli anni Settanta, quando la Polonia sfiorò la finale di Monaco nel 1974 ma fu eliminata da una Germania Ovest tra le più forti della storia, e dal campo reso pesante dagli addetti.
Il tecnico Smuda, allenatore di grande esperienza ma tutta accumulata in patria, si affiderà questa sera a un 4-4-1-1 nel quale la parola d’ordine è innanzitutto non prendere gol. Chiaro l’intento di avere un centrocampo bloccato, nel quale l’unica licenza di creare fuori dagli schemi se la prenderà Kuba Blaszczykowski, e un uomo di raccordo che giochi tra le linee per essere pronto a trasformare il modulo in un 4-5-1. In porta ci sarà Szczesny, giovanissimo estremo difensore dell’Arsenal, uno dei pezzi pregiati della squadra. Difesa con terzini esperti: Piszczek (Borussia Dortmund) a destra, Boenisch (Werder Brema) a sinistra. Centrali Perquis e Wasilewski. A centrocampo, detto di Kuba, i due centrali saranno Polanski e Murawski, con Rybus sulla fascia sinistra. La qualità di Obraniak, del Bordeaux, sarà utile per innestare l’unica punta Lewandowski, anch’egli del Borussia Dortmund, quest’anno esploso su grandi livelli.
La Grecia guidata dal portoghese Santos arriva a questi Europei avendo vinto il proprio girone di qualificazione, davanti a Croazia e Israele e chiudendo senza sconfitte (7 vittorie, tre pareggi). Si tratta di una formazione certamente mediocre, che agli Europei ha centrato i quarti di finale nel 1980 e la fase a gironi nel 2008. Sarebbe un percorso decisamente mediocre, se non ci fosse stato l’incredibile 2004: i greci arrivarono senza la minima pretesa, e vinsero il torneo, qualificandosi a spese della Spagna per i quarti e poi facendo fuori Francia, Repubblica Ceca e i padroni di casa del Portogallo con un triplo 1-0. Da allora, però, la Grecia non ha più raggiunto quei livelli, pur se c’è da dire che si è sempre qualificata per i grandi appuntamenti.
La formazione schierata dall’allenatore è un 4-3-3, che vede in campo alcuni reduci di Portogallo 2004. In porta c’è Chalkias, difesa con Torosidis e Holebas sugli esterni e i centrali Papastathopoulos (ex Genoa e Milan) e Papadopoulos, uno dei migliori prospetti a livello europeo (gioca nello Schalke 04). Il centrocampo è il reparto con più qualità: Katsouranis è il regista davanti alla difesa, poi c’è Karagounis, anima della squadra, ex Inter; sul centrodestra agirà invece Maniatis. Tridente che unisce qualità e fisicità: Samaras non segna tantissimo ma è bravissimo a creare per i compagni, Salpingidis è uno che non molla mai e corre anche per tre, mentre il terminale offensivo vero e proprio sarà Theofanis Gekas, che in Bundesliga con Bochum e Bayer Leverkusen ha segnato a raffica.
La SNAI sembra dare ragione alla Polonia: la vittoria dei padroni di casa è quotata 1,95. 3,20 per il pareggio, interessante puntare sulla vittoria della Grecia: si guadagna 4 volte la giocata. Nelle prossime pagine le probabili formazioni di Polonia-Grecia.
Szczesny; Piszczek, Perquis, Wasilewski, Boenisch; Blaszczykowski, Polanski, Murawski, Rybus; Obraniak; Lewandowski. All. Smuda
A disp: Sondomierski, Tyton, Wojtkowiak, Matuszczyk, Wolski, Wawrzyniak, Kaminski, Grosicki, Dudka, Mierzejewski, Sobiech, Brozek
Chalkias; Torosidis, Papastathopoulos, A. Papadopoulos, Holebas; Maniatis, Katsouranis, Karagounis; Salpingidis, Gekas, Samaras. All. Santos
A disp: Tzorvas, Sifakis, Tzavellas, K. Papadopoulos, Malezas, Makos, Fortounis, Fetfatzidis, Fotakis, Ninis, Liberopoulos, Mitroglu
Arbitro: Carballo (Spagna)