Si ricomincia con un’altra trasferta difficilissima. Dopo la batosta presa contro l’Irlanda, l’Italia si gioca il tutto per tutto per evitare il cucchiaio di legno contro la capolista Galles a Cardiff. Un incontro che si preannuncia proibitivo per la nazionale italiana di rugby. L’appuntamento è fissato per oggi alle 14.30 al Millennium Stadium. In classifica dopo tre partite di questo “6 Nazioni”è in testa proprio il Galles con 6 punti, quindi c’è la Francia con 5, poi l’Inghilterra con 4, l’Irlanda con 3: ancora a bocca asciutta la Scozia e gli azzurri. L’altro match della giornata si giocherà alle 17.00 all’Aviva Stadium di Dublino dove si affronteranno Irlanda e Scozia. Domani, invece, alle 15.00 il grande classico del rugby mondiale tra Francia e Inghilterra allo Stade de France. L’Italia dovrà cercare di fornire una prestazione simile alla partita disputata contro l’Inghilterra ed evitare di farsi travolgere dall’entusiasmo del Galles sempre più proiettato verso il successo finale in questo “6 Nazioni” e verso uno storico Grande Slam. Il rush finale sarà probabilmente l’ultima sfida tra Galles e Francia in programma nel prossimo turno a Cardiff. Abbiamo sentito, in esclusiva per ilsussidiario.net, uno dei grandi del rugby azzurro di tutti i tempi, Marco Bollesan.
Come giudica le prestazioni dell’Italia?
Abbiamo avuto alti e bassi. Con l’Inghilterra abbiamo disputato una buona partita e occorre tenere conto, tra l’altro, che ci trovavamo di fronte una delle più forti squadre d’Europa. Con l’Irlanda invece abbiamo subito il loro spirito combattivo, tipico di quando indossano la maglia della nazionale. Hanno un forte sentimento d’identità che li fa giocare veramente al massimo delle loro forze.
Come giudica invece il nuovo allenatore degli azzurri Jacques Brunel?
Sta cercando di ricostruire la nazionale. Per fare questo ci vuole tempo e si devono aggiungere tanti elementi: dalla presenza di tecnici italiani, al lavoro fatto proprio sui giocatori, a tanti altri fattori determinanti per la crescita dell’Italia.
Cosa manca agli azzurri per arrivare nell’Olimpo della palla ovale?
Forse manca proprio quello spirito vincente, quella mentalità che hanno altre nazionali, quella fame che consente a certi giocatori di diventare dei campioni. Considerando che non è poi così facile costruire dei giocatori. Praticare questo sport non è nemmeno facile a livello scolastico, figurarsi allevare futuri campioncini. Purtroppo nelle nostre scuole ci sono solo le palestre contrariamente ai paesi anglosassoni, ad esempio, dove ci sono campi all’aperto che permettono ai ragazzi di praticare il rugby molto più facilmente.
Forse non ci aiuta anche il fatto di avere troppi giocatori stranieri, troppi oriundi in nazionale?
Certamente i giocatori italo – argentini ad esempio hanno dentro questa fame, questa voglia di emergere. Ma sarebbe sicuramente meglio, a mio parere, privilegiare giocatori nati in Italia, piuttosto che quelli che provengono da altri paesi.
Tornando al “6 Nazioni”, l’Italia parte davvero così svantaggiata nei pronostici?
Non abbiamo molte possibilità di competere con il Galles. E’ una buona nazionale, come ha dimostrato di essere anche ai Mondiali. Ha voglia di vincere, tanto spirito d’identità, proprio quella grinta che porta i suoi giocatori a esprimersi al massimo in campo.
E poi c’è anche il big match: Francia – Inghilterra, un classico di questo torneo.
Sarà una battaglia, un grande classico, un match agguerritissimo e spettacolare ma vedo favorita la Francia. Sarà difficile per l’Inghilterra passare a Parigi.
In Irlanda – Scozia, i padroni di casa hanno fermato la Francia in casa.
L’Irlanda è superfavorita in questo incontro. E’ una buona nazionale, che giocherà per vincere e dovrebbe quasi sicuramente ottenere il successo in questo match.
Il Galles comunque resta superfavorito in questo “6 Nazioni”?
E’ così. Sembra la nazionale che dovrebbe aggiudicarsi questo torneo. Si deciderà tutto nell’ultimo turno quando a Cardiff ci sarà Galles – Francia. Il Galles avrà il fattore campo dalla sua parte, la Francia comunque non mollerà tanto facilmente.
Pensa che ci sia un divario tecnico tra le squadre del “Trinations” (Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia) e quelle europee?
Le nazionali del “Trinations” sono certamente più forti. Il loro gioco è aggressivo e puntano molto sull’attacco. Sono poi avvantaggiati dalla loro mentalità, da questa voglia di combattere, di non mollare mai, di soffrire oltre ogni limite. Il segreto per aspirare ad essere i più forti in questo sport.
(Franco Vittadini)