La partita persa da Milano contro Venezia in casa è stata l’ennesima sconfitta di un inizio di stagione disastroso e la conferma che la squadra ancora non c’è, non ha mordente, non ha carattere, oltre a mostrare sul piano tecnico una difesa inguardabile. Tutte le colpe a Scariolo, allenatore di questa formazione? Forse no, o non solo, perchè in campo ci vanno i giocatori e un po’ più di attaccamento alla maglia dovrebbero averla. Quindi magari prima di leggerla sotto il profilo tecnico la crisi di Milano va vista nel comportamento dei giocatori, nella loro apatia nel giocare le partite dell’Armani. Crisi risolvibile, Armani di nuovo protagonista? L’abbiamo chiesto a Valerio Bianchini, allenatore di grande esperienza. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Come si spiega la situazione dell’Armani? Penso che il problema prima di tutto sia di testa, di una squadra che non mette l’anima quando gioca, di giocatori che non danno tutto in campo, non s’impegnano fino alla fine. Allora la società deve prendere provvedimenti, costringendo i giocatori a fare tutto quello che possono durante ogni incontro, altrimenti li deve mettere alle strette e discutere del loro contratto con l’Armani. Poi certo è anche un problema tecnico di giocatori che non trovano l’intesa in campo tra di loro. Ma prima di tutto il motivo è mentale.
Troppe sconfitte impreviste, rendimento incostante, unica vittoria di prestigio quella di Siena… Sì, ci vorrebbe un rendimento costante, senza pause, senza dover eccellere in certe partite di grande importanza come contro Siena. Questo è quello che fa una grande squadra. Poi sicuramente sotto il profilo del gioco il problema dell’Armani è avere una difesa che non funziona. Una difesa magari forte sotto il profilo tecnico, ma che non ferma le squadre avversarie e prende tanti punti come è successo con Venezia.
Anche Scariolo può essere messo tra i responsabili di questo inizio di stagione disastroso? Penso che non sia poi così responsabile di questa situazione. E’ un ottimo allenatore che deve gestire una situazione difficile, dare gioco alla squadra e nello stesso tempo dare una spinta, pungolare l’Armani.
In campionato solo 6 punti, Armani nelle zone medio-basse della classifica… Questo non è un problema, il campionato è lungo e si possono recuperare le posizioni di classifica nelle giornate successive.
In Eurolega la qualificazione è ancora in bilico? In Eurolega invece sbagliare qualche partita fondamentale sarebbe molto pericoloso, perché metterebbe a rischio la qualificazione alle Top 16.
Quindi una squadra che non ha grinta, non ci mette carattere, determinazione…
Una squadra che forse sente l’ambiente quasi perfetto, elegante dell’Armani. Va in partita giocando in questo modo senza metterci quella cattiveria necessaria per vincere. A questo va aggiunto un altro elemento. C’è un gruppo di giocatori dove eccelle Langford. Dove si sente la presenza di un playmaker valido, visto il rendimento di Cook. La società dovrebbe fare uno sforzo economico per prenderne un altro più valido sotto il profilo tecnico.
Come vede il futuro di Milano, visto che poi la stagione è ancora lunga? Sono ottimista, bisogna solo avere pazienza e penso che l’Armani uscirà da questa situazione, riuscirà a riproporsi alla grande, consentendo anche a Scariolo di gestire questo momento negativo proprio costringendo i giocatori a dare tutto sé stessi in campo, con la determinazione necessaria nelle partite di basket.
(Franco Vittadini)