Se si verifica un incidente stradale quando alla guida il marito è ubriaco, è ugualmente responsabile la moglie, che ha acconsentito che il marito guidasse per riportare a casa lei e i suoi figli e deve essere condannata se nell’incidente i figli muoiono o riportano lesioni. Lo ha evidenziato la Cassazione, che ha confermato la condanna a otto mesi per omicidio colposo (pena sospesa) nei confronti della mamma di un bimbo di otto mesi morto, dopo un incidente, a causa delle lesioni craniche riportate a seguito di un urto: il piccolo è sbalzato dalle braccia della madre, che era seduta nel sedile posteriore mentre il marito ubriaco, dopo aver trascorso sette ore a bere in un locale sui Navigli, era alla guida. È accaduto il 20 giugno del 2009, in piazzale Lodi, a Milano, intorno alle due di notte. Il padre infatti aveva perso il controllo dell’auto ed era finito contro lo spartitraffico. Il bambino sbalzò dalle braccia della madre e batté la testa contro un oggetto che si trovava nella macchina e morì tre giorni dopo in ospedale. La donna sudamericana sposata con un italiano è stata riconosciuta inoltre colpevole di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme sul codice della strada per non aver messo il piccolo nell’apposito seggiolino, che era occupato da altri oggetti. (Serena Marotta)