La Lazio ha individuato in Douglas Franco Teixeira, meglio noto come Douglas, il rinforzo ideale per la propria retroguardia. Quest’anno, infatti, la coppia centrale formata da Giuseppe Biava e Andrè Dias non si è ripetuta sui livelli dello scorso anno, anche a causa di una serie di infortuni, che hanno tormentato pure i terzini titolari Konko e Radu. Lì dietro, quindi, occorrerà almeno un innesto di livello. E il brasiliano naturalizzato olandese, nativo di Florianopolis, sembra fare proprio al caso dei biancocelesti. Il poderoso difensore (80 chili per 192 centimetri) si è consacrato in Eredivisie con la maglia del Twente, club con cui ha vinto un campionato, due supercoppe olandesi e una coppa d’Olanda. Douglas, classe 1988, forma assieme all’esperto Wisgerhof un’accoppiata di altissimo livello, forse tra le migliori del panorama continentale. Il suo procuratore Marcos Paulo Souza Ribeiro, intervistato dai colleghi di LaLazioSiamoNoi.it, ha smentito, però, qualsiasi contatto con la Lazio e con il presidente Claudio Lotito: “L’unico club italiano che ci ha contattato è stata la Juventus, ma parliamo di sei mesi fa”. Il brasiliano, legato al Twente da un contratto fino al 2013, sarebbe “molto ben disposto verso l’Italia”, come riferito dall’agente, anche se “al momento non ha alcuna preferenza riguardo ad un campionato in particolare”. Gli aquilotti, ad ogni modo, possono sperare nel suo arrivo, come si evince dalle parole di Souza Ribeiro: “La Lazio? E’ un grande club, se si creasse un contatto con i biancocelesti potremmo prendere in considerazione l’idea di un trasferimento in Serie A”. In passato per Douglas si sono fatti avanti club inglesi e tedeschi, oltre alla Juve sei mesi fa: dunque, Lotito e soci faranno bene a non temporeggiare troppo, perché un difensore di questo calibro può far gola a tantissime società, e tutte di prestigio. Per lui sembra essere giunto il momento del grande salto in uno dei campionati ‘top’ d’Europa, e la Lazio potrebbe offrirgli il palcoscenico adatto, specie se a fine stagione dovesse arrivare la tanto sospirata qualificazione in Champions League. Sarebbe più facile, traguardo europeo alla mano, convincere Douglas – così come qualunque altro giocatore – ad accettare la destinazione capitolina. E magari, chissà, il suo eventuale arrivo…
Potrebbe ringalluzzire lo stesso Dias, che avrebbe di fianco un connazionale ancora relativamente giovane ma dalla buona esperienza. Con quei due colossi brasiliani davanti a sé, Marchetti si sentirebbe decisamente più protetto.