Sanremo 2013, video flash mob di Luciana Littizzetto – In tutti questi giorni l’abbiamo chiama Lady Sanremo. Ne abbiamo esaltato le qualità non comuni, distanti dagli stereotipi delle donne che normalmente la televisive ci rifila. E ieri sera siamo felici di aver dato un appellativo così fine e principesco alla donna di questo 63esimo festival di Sanremo, Luciana Littizzetto. Si dice che nella botte piccola si trova il vino buono. Ieri sera ne abbiamo bevuto un piacevole sorso. L’occasione il monologo sull’amore della Lady Sanremo Litizzetto. Divertente, posato, crudo e tagliente al punto giusto nel finale, nel quale abbraccia con forza la causa sulla violenza alle donne: “Dire ti amo non rende impotente e non crea dipendenza” ci fa sapere Luciana e aggiunge “però noi vi amiamo lo stesso, così come siete. Vi amiamo perché amiamo l’amore che é un apostrofo rosa tra le parole: é irrecuperabile ma quasi quasi me lo tengo”. Da rappresentante della categoria degli uomini un pochino mi ci riconosco. E riconosco a pieno e con forte consenso la massima più vera che la Lady Sanremo aggiunge allo spirito del San Valentino. “E’ la festa dell’amore declinato in tutte le sue forme, l’amore delle persone che si amano. Delle donne che amano le donne. Degli uomini che amano gli uomini”, aggiungendo con convinzione sincera “ma che c’interessa di quello che fanno a letto. L’importante e che le persone si vogliano bene.” Decisa e con una mirata considerazione indirizzata forse a qualcuno che con attenzione possa raccoglierla, Luciana c’invita ad una riflessione utopica: “Pensa che bello vivere in un paese dove tutti i diritti sono riconosciuti, non solo i diritti dei soldi ma anche quelli dell’anima. Quelli che mi dicono che posso vegliare la persona che ho amato per anni in un letto d’ospedale senza nessuno che mi cacci via perché non siamo parenti”. Il momento è denso. L’emozione riempie il teatro Ariston. Non riusciamo a trovare altre parole se non continuare a raccontare quelle che Luciana Littizzetto continua a far scorrere come un fiume in piena “Non vogliamo essere donne con le palle. Abbiamo le tette che ci bastano ed avanzano. Vogliamo solo rispetto”. Il monologo raggiunge il suo apice affrontando un tema importante e molto sentito in tutto il mondo in questa giornata: la violenza sulle donne: “In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, una compagna, una figlia, un amante, una sorella, una ex. Magari in famiglia. Perché non sempre la famiglia è per forza quel luogo magico dove tutto è amore”. Non servono parole per esprimere il consenso del pubblico presente in sala, solo grandi applausi che spesso interrompono la Lady Sanremo nel suo intervento. Giusto il tempo per riprendere la parola e Luciana continua: “La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartiene a se stessa e sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro. E noi, che siamo ingenue, spesso scambiamo tutto per amore. Ma l’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo. L’amore con gli schiaffi ed i pugni centra come la libertà con la prigione. Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Un uomo che ci picchia é uno stronzo! Sempre! E dobbiamo capirlo subito al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche un secondo un terzo ed un quarto. L’amore rende felice e riempie il cuore non rompe le costole non lascia i lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti. No, ne abbiamo una sola. Non buttiamola via. Se non ora quando”. Parte “Break the Chain”, l’evento flash mob “One Billlion Rising” contro la violenza sulle donne ideato da Eve Ensler, autrice dei Monologhi della Vagina. L’evento ha coinvolto in tutta la giornata le più importanti piazze del mondo. Da New York a Roma, da Tokyo a Londra, da Sidney passando per Mumbai. Luciana Littizzetto balla i passi ideati da Debbie Allen, nota al grande pubblico per la sua interpretazione della professoressa di danza Lydia Grant nel film Saranno famosi con un nutrito corpo di ballo completamente al femminile. Siamo visibilmente e piacevolmente emozionati. E’ stato veramente un grande momento di televisione. Quella televisione che vorremmo fosse più presente sopratutto nella televisione pubblica.