La notizia è di quelle importanti all’interno del mondo dell’industria energetica: dopo mesi comunque positivi, cresce ancora il – Prezzo Unico Nazionale, ovvero il prezzo di riferimento dell’energia elettrica acquistata in borsa – arrivando nel mese di giugno a raggiungere un di segno positivo. La ripresa dunque dei prezzi dell’elettricità fa esultare il mondo delle utility, sul mercato all’ingrosso a livello tendenziale questo segno positivo del PUN va visto come un segnale molto buono (forse un po’ meno per chi poi andrà effettivamente a pagare la bolletta). Con giugno quasi finito ormai, il Prezzo Unico Nazionale è arrivato a 50,5 EUR/MWh, rispetto ai 47,0 EUR/MWh dello stesso mese del 2014, con una crescita del 6,7% anche su base mensile: alla fine infatti di questa terza settimana di giugno, il livello medio dei prezzi dell’energia elettrica è salito e di molto rispetto anche solo allo scorso maggio (+2,2%). L’intera situazione è fornita dall’analisi dei dati preliminari pubblicati dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), in cui il quadro che emerge sembra essere davvero molto positivo: sulla base di questo dato provvisorio di giugno, si tratterebbe del quinto aumento consecutivo su base annuale dallo scorso febbraio, anche se nonostante questa grande ripresa su base tendenziale, il PUN è ancora molto lontano dai livelli del maggio del 2013, dove segnava un 56,2 EUR/MWh. Il trend, come spiegano gli analisti, sembra poi non essere destinato a fermarsi, nel mercato a termine infatti il PUN è previsto ancora in ripresa nei mesi che separano dalla fine dell’anno: da qui a capodanno, al momento il prezzo nazionale scambia su livello di prezzo baseload pari a 51,7% EUR/MWh per il terzo trimestre e a 51,5 EUR/MWh per il quarto, con una media che per il GME risulterà intorno al 50,89 EUR/MWh: un prezzo a termine che risulterebbe dunque più alto della previsione per il 2016, fissata a 48,3 EUR/MWh.