«Il mio regalo personale? Che domenica sera un espositore lasciando il Salone mi dica: davvero bello, ci torno l’anno prossimo. E sarò io che gli dirò subito grazie, arrivederci. E magari: perché non provi a venire con noi già in novembre a Shanghai?». Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, si accinge a vivere dal primo minuto all’ultimo il Salone del Mobile di Milano 2016, cinquantacinquesima edizione: la seconda dell’industriale friulano, come presidente di quella che è ormai lla manifestazione-simbolo nel mondo della Milano del design, cioè dell’eccellenza del Made in Italy.
Un evento – quello che in programma da domani a domenica alla Fiera di Milano di Rho – che verrà aperto alla presenza del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, mentre sono stati invitati sia il presidente uscente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sia quello designato, Vincenzo Boccia. “O ci sei o ci devi essere” è il claim del Salone 2016. Mercoledì è annunciato in Fiera il premier Matteo Renzi, di ritorno da una missione in Iran. «Lo ringrazierò non solo per la sua visita a Milano, ma anche perché in luglio FederlegnoArredo tornerà a Teheran per una missione B2B: è già due anni che siamo impegnati nel riaprire i canali commerciali ma più ampiamente per sviluppare la nostra strategia di internazionalizzazione, che è molto più della semplice promozione dell’export». Vedi l’attesissimo esordio del Salone del Mobile in Cina, fra il 19 e il 21 novembre. Il mese prima, nuovo il Moscow Worldwide in Russia.
Fra scossoni al ciclo economico e rischi di contraffazione, il quadrante cinese è controverso. «In due anni – dice Snaidero – il nostro fatturato è triplicato. E abbiamo prospettive di crescita del 40% entro il 2018. In Cina c’è una nuova classe di ricchi che non vuole più le copie e che sta evolvendo il suo gusto. Sul tema della contraffazione da sempre spiego ai miei colleghi cinesi come questa pratica un giorno si rivolterà contro i loro stessi prodotti. Le autorità l’hanno capito e hanno finalmente fatto delle leggi per la salvaguardia della proprietà intellettuale. Una svolta, ma il cambio culturale ha bisogno di anni».
A proposito di export: è tornato ai valori pre-crisi. «Sì, tutto il 2015 ha avuto il segno più. Ci puntiamo anche nel 2016. Il primo trimestre ci dice che non sarà facile, ma che possiamo farcela». Certo, «negli ultimi due anni il made in Italy ha sofferto un calo in Russia del 20%, ma è cresciuto il business con gli Usa, grazie al dollaro più forte. Lo scorso novembre a Miami, dove il Salone del Mobile ha organizzato il suo evento, c’erano molti architetti. Credo che malgrado i consigli a limitare i viaggi in Europa avremo un incremento di operatori d’oltreoceano».
Renzi si è fatto precedere dalla circolare applicativa del bonus giovani coppie, da 10 a 16mila euro sotto i 35 anni. «Sì e il nostro comunicato è stato chiaro nel salutarlo come una grande opportunità da sfruttare: è una misura che tiene assieme la politica industriale con quella per la famiglia».
Da domani la parola è ai numeri: tanti, importanti. Valgono uno per uno: 270.000 metri quadri di superficie netta espositiva per 2.407 espositori (di cui 650 i designer del SaloneSatellite – con un 30% di aziende estere). E poi: Salone Internazionale del Mobile e Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Gli espositori sono 1.382 espositori (italiani 938 – esteri 444) distribuiti su oltre 150.000 metri quadri suddivisi nelle 3 tipologie stilistiche: Classico – totale 352 (italiani 323 – esteri 29); Design – totale 922 (italiani 531 – esteri 391), xLux – totale 108 (italiani 84 – esteri 24). Poi le special exhibithion: EuroCucina. 122 espositori (italiani 94 – esteri 28) su oltre 22.000 mq; FTK (Technology For the Kitchen) 39 espositori (16 italiani – esteri 23) su oltre 11.600 mq; Salone Internazionale del Bagno 214 espositori (italiani 176 – esteri 38) su oltre 19.000 mq. SaloneSatellite 650 designer e neo-laureandi di scuole internazionali di design su 2.800 metri quadrati.