Una brutta notizia per lo sport italiano: è morto Pietro Mennea, atleta olimpionico e detentore del primato mondiale nella specialità dei 200 metri piani dal 1979 al 1996. Un uomo straordinariamente dotato dal punto di vista fisico, che ha saputo sviluppare una carriera internazionale importantissima. E’ morto a Roma per un cancro incurabile, la sua camera ardente sarà allestita al CONI. Ha conseguito anche quattro lauree, prima in scienza politiche e poi in giurisprudenza, scienze dell’educazione motoria e lettere. Ha esercitato le professioni di avvocato, dottore commercialista, docente (presso l’Università G.D’Annunzio di Chieti), politico e dirigente sportivo (l’ultima esperienza nell’organigramma della Salernitana, nella stagione sportiva 1998-1999) ed ha scritto 20 libri. Era malato da tempo. In occasione degli ultimi giochi Olimpici di Londra, il comitato organizzativo britannico gli ha intitolato una stazione della metropolitana nella capitale.