Casi di matrimoni multiculturali che falliscono nella violenza sono ormai numerosi, esempi di impossibile convivenza tra mondi e culture troppo diverse fra loro, specie quando alla base di una di queste culture c’è la violenza e la paura.L’ultimo caso del genere è accaduto a Milano dove un ex pugile tunisino, attualmente barista in una delle zone più alla moda del capoluogo lombardo, corso Como, è stato denunciato dalla moglie, una donna italiana, per violenze. Da tempo l’uomo le metteva le mani addosso ogni volta che riteneva che la moglie non vivesse in modo abbastanza sottomesso e rispettoso di lui e della religione islamica. L’ultimo episodio è accaduto quando il tunisino ha picchiato violentemente la donna perché la figlia di 5 anni aveva risposto in modo secondo lui poco rispettoso allo zio al telefono. Per la donna è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso e finalmente si è decisa a denunciare il marito, Saidi Ben H. La coppia sposata da anni ha tre figli, la femmina di 5 anni e due maschi di uno e due anni. Ad avvertire la polizia la sorella della donna dopo aver ricevuto un sms che diceva testualmente: ci sta ammazzando di botte.