Che Chiara Galiazzo sia andata a Sanremo per vincerlo, lo fa pensare anche la squadra di autori che le sono stati messi a disposizione. Da una parte i Baustelle, dall’altra i Tiromancino, cioè due dei gruppi più apprezzati e significativi della scena musicale italiana dell’ultima generazione. E la differenza si sente: da una parte Bianconi, l’eclettico, tormentato e visionario leader dei Baustelle, dall’altra i fratelli Zampaglione, meno metaforici e più concreti, ma entrambi con un passo in più rispetto a tanti loro colleghi coetanei. In questo spazio si discute di testi, per cui lasciamo l’analisi musicale ad altri; sta di fatto che dispiace che uno dei due brani sia stato eliminato (L’esperienza dell’amore) perché a livello lirico meritava tanto quanto l’altro. Sono due testi entrambi molto belli, ricchi di solido realismo e sguardo disincantato, ma pieni di suggestioni e richiami da una parte a un oltre e una speranza che appare impossibile (quello di Bianconi) dall’altra al concreto realismo dell’esperienza quotidiana (quello dei due Zampaglione). Entrambi i testi sono stati scritti dagli autori pensando a chi li avrebbe dovuti cantare: se Il futuro che sarà è cantato in prima persona, L’esperienza dell’amore è qualcuno che si rivolge alla cantante per indicarle un cammino.
Partiamo da quest’ultimo, il brano eliminato. Ci si rivolge a una ragazza che sta passando dall’adolescenza alla maturità, l’età più difficile nella vita di una persona, e le immagini sono piene di nostalgia e mestizia, mentre si comincia a fare i conti con la realtà, che non sempre è bella come l’avevamo pensata da ragazzi:
“Come sfuma come è lontana la tua fanciullezza
Quando seguivi nel cielo le nuvole rosa
Ma sei cresciuta e ti confonde
La vita così complicata ognuno segue la sua strada
E anche gli amici salutando fanno vela per mete lontane Come navi che dal porto prendono il mare”
La vita ti confonde: è proprio così, la vita è più grande di noi, “la vita così complicata”. Ma c’è qualcosa che supera tutto questo: è l’esperienza, la vita concreta, quotidiana, è l’esperienza dell’amore che “ti viene addosso come un treno”: E’ una immagine questa bellissima, di una inevitabilità che ci viene addosso nostro malgrado: “non te lo aspetti e hai paura”, ma allo stesso tempo l’esperienza dell’amore è così connaturale e impossibile da negare che “non puoi più farne a meno”. “E’ un desiderio che ti afferra”, perché siamo fatti da un desiderio: di amore, di felicità, di pienezza.
“E’ un desiderio che ti afferra
Che ti sommerge come un’onda
I piedi perdono l’appoggio sei nell’acqua più profonda
Indifesa e invulnerabile in un passaggio così importante
Perché la vita ti ha chiamata e ti costringe ad essere grande”
Ma non sei sola in tutto questo, c’è una mano che ti porta, qualcuno, una compagnia: un Altro?
“E’ la dolcezza e l’abbandono è la mia mano che ti porta
In questa notte appassionata è la mia voce che racconta
L’esperienza dell’amore”
Il futuro che sarà è invece pieno di visioni mistiche tipiche di Bianconi:
“Credo negli angeli ma frequento l’inferno
Colgo l’occasione così senza necessità
Sono la venere che risorge dal niente
Non conosco più la mia vera identità”
Dubbio e smarrimento, come si ritrova spesso nelle canzoni dei Baustelle, ma anche qui c’è una esigenza forte di desiderio che la vita si spieghi e si dispieghi:
“Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità, profeta
Fammi fumare venti d’immenso
Dimmi il futuro che sarà”
Fino a una frase splendida, che racchiude tutta l’esigenza del cuore di ogni persona, “aspiro all’eterno”:
“Leggo gli oroscopi ma aspiro all’eterno
Fuochi in estate per noi, nuove ritualità
Suona un’armonica ma nessuno la sente”
Citazioni bibliche si rincorrono (“l’età della vanità”) fino alla richiesta che un altro, il profeta, ci dia la pace che cerchiamo, il significato delle cose, anche se la speranza che questo accada veramente non è molta:
“Profeta, illudi l’uomo l’ultima volta
Dimmi che qualcosa cambierà”
Non sappiamo se Chiara Galiazzo vincerà il festival, ma sicuramente questi due testi hanno già vinto come i migliori tra le prime sette canzoni ascoltate di questo Sanremo 2013