Rientra solo in parte lo stato d’allerta proclamato dal Campidoglio per la “severa ondata di pioggia” che avrebbe dovuto abbattersi questa mattina sulla capitale. “L’allarme sembra un po’ ridimensionato, ma l’allerta resta”, ha detto il sindaco Alemanno, spiegando che però è solo “spostato nel tempo, non lunedì mattina ma nel pomeriggio”. L’emergenza, ha detto il primo cittadino, potrebbe riguardare “soprattutto le zone più a rischio, che sono strutturalmente fragili per carenza di fogne”. Pur mantenendo alto il livello di attenzione, ha aggiunto Alemanno, “possiamo dire alla gente di stare un po’ più tranquilla”. Il maltempo ha però già investito diverse zone della città: fin dalla mattinata di oggi sul Grande Raccordo Anulare si sono abbattute violente piogge che hanno provocato un vero e proprio muro d’acqua, causando traffico rallentato o bloccato in alcuni tratti, mentre a Ostia una gigantesca tromba d’aria, con una base larga almeno un chilometro, ha messo in allarme i residenti del litorale romano. Si tratta del secondo tifone in meno di 48 ore nella stessa zona, dopo quello apparso sabato mattina sempre al largo di Ostia: l’ultimo è stato individuato intorno alle ore 9 di oggi a ridosso del lungomare di levante, per poi spostarsi verso la zona Nord del litorale romano.
Come spiega a IlSussidiario.net il Colonnello Mario Giuliacci del centro meteogiuliacci.it, «l’allarme su Roma è certamente giustificato, ma le violente precipitazioni non coinvolgeranno solamente la capitale. Sono molte le aree che nella giornata di oggi sono a rischio nubifragio, quindi credo che venga citata in particolar modo Roma solamente perché i disagi potrebbero essere maggiori in una città così grande». Il nubifragio, come annunciato in queste ore, «è previsto soprattutto nel pomeriggio, ma oltre alla capitale coinvolgerà in generale tutto il Lazio. Le misure messe in campo dal Comune di Roma e dalla Protezione Civile sono comunque giustificate – spiega ancora Giuliacci – perché le precipitazioni saranno senza dubbio abbondanti». Precipitazioni come quelle odierne, pur rientrando nella media stagionale, risultano essere più frequenti rispetto al passato: «C’è un motivo ben preciso – ci dice Giuliacci – Le masse d’aria fresca atlantica, attraversando un Mediterraneo che risulta essere sempre più caldo, ricevono ovviamente più vapore diventando particolarmente piovose».
Intanto, sul fronte della prevenzione, il Comune di Roma fa sapere che dieci squadre con mezzi pesanti hanno già pulito a fondo tombini e pozzetti, mentre Ama è al lavoro per rimuovere le foglie dalle caditoie. Quanto alla gestione dell’emergenza sono state invece adottate diverse misure, come centri operativi in ogni Municipio (COM, Centri Operativi Municipali) e, per fronteggiare rapidamente i disagi maggiori, è prevista una concentrazione di forze nelle zone critiche come il litorale, Prima Porta, Tiburtina e Piana del Sole.
“Ai 650 agenti della Polizia di Roma Capitale già attivi nel controllo degli argini di Tevere e Aniene”, precisa la nota della Protezione civile, “lunedì si aggiungono 600 unità operative” tra personale proprio, volontari, operatori Ama e del Servizio Giardini con relativi mezzi e materiali, con l’obiettivo, di “risolvere allagamenti, mettere in sicurezza gli alberi e gestire ogni altro genere di criticità”. Il vicesindaco capitolino, Sveva Belviso, ha invece comunicato che “Roma Capitale mette a disposizione 250 posti, aumentabili fino a 500, all’ex Fiera di Roma per accogliere le persone senza fissa dimora intercettate dalla Sala Operativa Sociale capitolina”. Chi accetterà l’accoglienza verrà accompagnato all’ex Fiera con due pullman messi a disposizione dal Dipartimento Servizi sociali. L’assistenza sul posto è garantita dalla Protezione civile, mentre gli operatori della sala operativa controllano le zone più frequentate dai clochard per offrire aiuto.
(Claudio Perlini)