In un mondo del lavoro che, oggi più che in passato, offre poche certezze molte donne decidono di mettersi in proprio o di affiancare a un lavoro ufficiale una seconda attività. Se all’estero i giovani sono guardati con meno sospetto e si è più disposti a dare loro delle reali opportunità (abbiamo visto già il caso di Benedetta Bruzziches) in Italia si stanno cercando sempre più spesso percorsi alternativi. Abbiamo preso l’esempio di Francesca Micheli, 38 anni appena compiuti, milanese d’adozione e valtellinese di origine, che, anche grazie a una personalità molto dinamica, lavora su diversi fronti senza mai perdere la grinta e quell’ingrediente che si è rivelato fondamentale: la tenacia.
Francesca, qual è il tuo lavoro principale in questo momento?
In questo momento il mio lavoro principale è nel maketing. Ho un’agenzia di comunicazione che si chiama Corro Contro. Vendo format alle televisioni, secondo una tecnica di marketing recente, che è il branded content, e che noi realizziamo in una visione rivisitata, vista la presenza di budget molto bassi, quindi con uno stile minimale. Abbiamo dei creativi che analizzano il marchio e ciò che vuole comunicare e lo presentiamo alla rete eliminando una serie di passaggi intermedi, che sono quelli più costosi e che le piccole aziende non si possono permettere. Tutti questi contenuti sono sempre più spesso destinati al web, possono essere ad esempio dei filmati. Lavorare per il web ha anche dei costi meno elevati di quelli televisivi, ma un pubblico molto ampio.
Parallelamente a questa attività di cosa ti occupi?
Da quasi 3 anni, dopo aver lavorato in tv e cinema come coordinatore di produzione, direttore di studio e assistente personale, mi sono un po’ stufata di questo mondo, e ho sentito di voler usare anche il corpo come strumento di lavoro. Dato che sono un’amante del pilates ho deciso di qualificarmi e lavoro come personal trainer con lezioni one to one, e tenendo dei corsi.
E’ un lavoro che mi aiuta ad arrivare vicino alle persone e cerco di mantenere dei costi abbastanza bassi, proprio per permettere a più persone possibile di conoscere questa disciplina che è molto salutare. Di solito insegno in serata o nelle pause pranzo. Inoltre è nata una collaborazione con mio fratello che è un creativo e voleva trovare un mezzo per esprimersi. Una sera ridendo e scherzando con delle caramelle abbiamo pensato “perché non trasformarle in un gioiello?”. Abbiamo creato questo marchio, Zushii, che crea accessori irriverenti, divertenti, colorati, rivisitando oggetti comuni e materiali di riutilizzo ma dal forte impatto visivo.
Come vi siete fatti conoscere?
Abbiamo creato l’attesa verso il marchio con un tipo di marketing ancora poco diffuso in Italia ma molto usato in Europa, che è il guerrilla marketing. Inoltre con Zushii cerchiamo di far arrivare i nostri accessori a personaggi noti, uno di questi è Vladmir Luxuria, che ha apprezzato le nostre creazioni ed ha una personalità in linea con il nostro spirito alternativo e irriverente. E poi creiamo eventi come aperitivi e serate in vari locali a Milano, in cui presentiamo e vendiamo i nostri prodotti e ovviamente aggiorniamo i nostri fan attraverso i social, Facebook, Instagram, Twitter ecc…
Lavorare su diversi fronti può essere una fonte di arricchimento ma anche di stress. Tu come lo vivi?
E’ una cosa alla quale non avevo mai pensato. Chi mi conosce sa che sono una persona molto energica, che ama fare mille cose diverse. Le varie attività che seguo in realtà sono la mia linfa vitale, come una pianta che si nutre dell’acqua e del sole per crescere. Sicuramente per fare tutto questo cerco di alzarmi alle 6 del mattino e di andare a letto presto, di sfruttare la giornata al massimo, ed è difficile che abbia dei momenti vuoti. Una cosa che ho iniziato a fare da qualche tempo e mi da molta carica è l’esercizio di riallineamento dei chakra. Lo faccio la mattina e, che sia un effetto placebo o meno, ho visto enormi benefici a livello di energia.
Come ti vedi fra qualche anno anche rispetto alle tue molteplici attività?
La mia direzione sarebbe quella in futuro di creare un asilo nido in famiglia, tra l’altro io sono diplomata come maestra d’asilo e ho sempre avuto un grande amore per i bambini. Anche qui mi piace l’idea di un asilo in cascina, dato che da qualche anno c’è un grande interesse per il recupero delle vecchie cascine. Mi piace l’idea di creare un ambiente in cui poter riunire le mie attività con dei collaboratori, riunire diverse professionalità e creare opportunità di lavoro: credo molto nell’iniziativa dei giovani.
In tutto questo hai del tempo libero?
Tempo libero…vediamo, non sono una maniaca della casa ma cerco di riordinarla quando riesco, per il resto passo il tempo con gli amici o cerco di vedere un film. Se la sera non ho pilates cerco di incontrare gli amici, che è un po’ il mio momento di ricarica.
Viste le tue tante esperienze cosa consiglieresti alle donne?
Sicuramente come prima cosa la tenacia. E’ vero che dipende anche dal carattere, ma ho imparato che devi essere la prima a credere in te sessa e nei tuoi progetti. E poi cercare di capire qual è il tuo talento e farne un lavoro: può essere anche solo la capacità di stare a contatto con la gente, essere diplomatica è stata una capacità cruciale per me quando facevo l’assistente di studio o l’assistente personale. E comunque non bisogna scoraggiarsi: ho constatato che quando il progetto è buono alla fine gli aiuti arrivano.
(Nicoletta Fusè)