Si concludono questa sera alle 20:30 i quarti di finale di Coppa Italia di basket: l’ultima partita del programma è Siena-Reggio Emilia, che sono rispettivamente la terza e la sesta testa di serie del tabellone (che è stato determinato dalla classifica di Lega A al termine del girone d’andata). Si gioca in gara secca: in caso di parità si andrà avanti con un tempo supplementare da cinque minuti, ripetuto se una delle due squadre non dovesse prevalere. Sulla carta non dovrebbe esserci partita: il Montepaschi ha vinto le ultime quattro edizioni di Coppa Italia oltre ad aver dominato il campionato (sei scudetti consecutivi); la rifondazione ha certamente portato qualche problema iniziale di amalgama, ma la squadra ha ripreso a marciare con convinzione e soprattutto per profondità e talento del roster è molto superiore a Reggio Emilia. Che però è una delle rivelazioni della stagione: ha chiuso il girone d’andata al sesto posto (da neopromossa), ha il miglior realizzatore del campionato e punta ancora oggi ai playoff, dove può arrivare grazie a una difesa molto solida e all’equilibrio che regna nelle zone centrali della classifica. I due precedenti in campionato sono già stati giocati: li ha vinti entrambi la Mens Sana, il primo in Emilia per 61-56 (alla prima giornata di campionato), il secondo in Toscana per 64-49. Come detto il Montepaschi ha vinto quattro volte consecutive la Coppa Italia ed è campione in carica; ha anche giocato una finale poi persa, nel 2002. Reggio Emilia invece l’ultimo atto della manifestazione l’ha giocato nel 2005, arrivandoci a sorpresa. Proverà a farlo anche quest’anno, pur sapendo di avere il pronostico contrario. Il doppio ex è Terrell McIntyre, fantastico playmaker che in Italia si è affermato con la maglia di Reggio Emilia e poi è passato a Siena dove è stato l’artefice dei primi quattro scudetti del Montepaschi.
Il Montepaschi Siena è attualmente terzo in classifica di Lega A: 13 vittorie e 5 sconfitte, ma nell’ultimo turno i ragazzi di Luca Banchi hanno battuto la capolista Varese dimostrando di essere ancora una potenza del campionato italiano. La storia recente della Mens Sana è dominante: sei scudetti consecutivi (naturalmente un record), quattro Coppe Italia, campione di tutto che solo in Eurolega non ha mai raccolto quanto avrebbe meritato (quest’anno è alle Top 16 con un piede e mezzo, di fatto, nei quarti di finale). La rifondazione senese sarebbe già dovuta iniziare nell’estate del 2010, dopo il quarto tricolore: lasciarono Terrell McIntyre e Romain Sato, si pensava di dover fare almeno una stagione di transizione e invece la squadra ha comunque dominato grazie a Bo McCalebb, a David Andersen, al capitano Shaun Stonerook che però al termine della scorsa stagione ha appeso le scarpe al chiodo. In estate sono partiti altri giocatori fondamentali: lo stesso McCalebb, David Andersen, Ksistof Lavrinovic; ma soprattutto Simone Pianigiani, allenatore dei sei titoli. Minucci ha puntato sulla strada della continuità: dentro Luca Banchi, storico assistente di Pianigiani. La squadra ci ha messo qualche partita per inserire al meglio i nuovi e poi, trascinata dal talento di Bobby Brown, è decollata. Rispetto ai playmaker che l’hanno preceduto Brown è leggermente più realizzatore, ma come tipologia di gioco è molto simile, dunque Siena si basa ancora su tanta difesa e accelerazioni offensive improvvise. I nuovi elementi sono Rasic, Kangur (era già di Siena, ma “parcheggiato” a Varese per due stagioni), Sanikidze (da Bologna), Marcelus Kemp, Hackett e Janning; sono rimasti i veterani Carraretto e Ress che hanno visto aumentato il loro minutaggio (soprattutto il lungo, che però questa sera non ci sarà). E’ rimasto anche David Moss, utilissimo in difesa. Siena ha il miglior realizzatore dell’Eurolega, Bobby Brown. Siena non segna tantissimo (con 76.9 punti a incontro è decima in Lega A) ma per contro è la seconda miglior difesa (72.1 punti concessi), può andare sotto a rimbalzo (settima con 34.5) ma tira benissimo da tre punti (39%, seconda solo a Varese)
La Trenkwalder Reggio Emilia è una delle rivelazioni del campionato, insieme a Brindisi che – anch’essa neopromossa – giocava nel pomeriggio il suo quarto di finale contro Sassari. Attualmente nona in campionato con nove vittorie e altrettante sconfitte, la squadra è allenata per il secondo anno consecutivo da Massimiliano Menetti, 40 anni appena compiuti: un passato da vice sempre a Reggio Emilia con un’esperienza a Montegranaro, poi la promozione a capo allenatore e quella sul campo in Lega A. Non troppo accreditata, la squadra si è invece spinta con pieno merito fino alla Final Eight, riuscendo anche a prendersi il sesto posto nel tabellone, cosa che ha evitato a Menetti di incrociar e subito Varese (ma anche Sassari). La Trenkwalder ha il miglior realizzatore del campionato in Donell Taylor (20.1 a partita) e il miglior tiratore da 3 in Michele Antonutti che ha una strepitosa percentuale del 53.8%, del tutto contraria a quella della squadra che mette insieme il 32.3%). A livello di squadra Reggio Emilia risulta al terzo posto dei palloni recuperati (10.6), segna pochino (76 punti a incontro, 12esima in Lega A) ma è la terza miglior difesa con appena 73.7 punti concessi a incontro. L’arma segreta? Possono essere i rimbalzi, perchè la squadra di Menetti controlla 35.8 palloni sotto le plance ed è terza in campionato. Il dato interessante è quello relativo ai recuperi (10.6 a incontro, terzo posto in campionato), segno di un’aggressività difensiva che Siena ancora non ha (7 recuperi a partita) e che quindi potrebbe fare la differenza.
Dove si deciderà la gara? Difficile dirlo: le statistiche di squadra sono più o meno simili, Reggio Emilia controlla più rimbalzi ma la differenza è minima (uno a partita). Gli emiliani hanno sicuramente più intensità difensiva anche perchè devono sopperire al minor talento nel realizzare, ma l’arma Donell Taylor sa mettersi in ritmo da solo nonostante Andrea Cinciarini distribuisca 4 assist a partita (quinto nella Lega). Insomma, potrebbe anche diventare un duello tra i due “pistoleri” Brown e Taylor, ma alla fine come spesso accade nel basket vincerà la squadra che avrà più voglia e che limiterà i propri errori. Il pronostico d’obbligo dice Siena, ma in una gara secca può accadere di tutto. Chi vince trova in semifinale la vincente di Sassari-Brindisi, mentre dall’altra parte si è già formato ieri l’accoppiamento tra la Cimberio Varese (che ha battuto Milano) e l’Acea Roma, che è uscita vincitrice dal finale punto a punto contro Cantù. Non resta ora che dare la parola al Forum di Assago: Siena-Reggio Emilia sta per cominciare…
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