Dopo fontana di Trevi piazza Farnese. Sembravano essere scemati, di frequenza e di intensità, i blitz di quelli che si fanno chiamare i “nuovi futuristi”. Prima le palline di plastica giù lungo la scalinata di piazza di Spagna, poi l’acqua completamente rossa a colorare le acque del simbolo della dolce vita.
Ieri, nel tardo pomeriggio, una nuova segnalazione per i vigili del centro storico della capitale. Le acque di una delle due fontane di piazza Farnese sono state contaminate da ignoti con una sostanza colorante. Probabilmente vernice, visto che ai piedi della fontana è stato rinvenuto un barattolo vuoto. E ancora una volta rosso, un colore non casuale. I vigili che hanno compiuto i primi accertamenti, hanno rinvenuto sul luogo un volantino che rivendicava il diritto a colorare tutte le acque della città di rosso, visto che il futuro è nero. “Liberi cittadini”, in firma. Non più, dunque, Graziano Cecchini, autore delle scorse (e ben più spettacolari) bravate, ma epigoni dell’estroso disobbediente civile.
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Raggiunto dall’Adnkronos, proprio Cecchini ha smentito qualsiasi responsabilità nell’azione, che ha comunque difeso nei modi e negli intenti: «Non ne so nulla, sono a Pisa. Comunque, se non è stato danneggiato il vascone della fontana, ben vengano contestazioni del genere.
Credo che la gente abbia capito la gravità del momento, reagendo come meglio crede all’incapacità politica: finché si reagisce con una secchiata di vernice all’interno di un vascone, va sempre bene".