La forza di Golden State che si è laureato vincitore nella notte alle Nba Finals 2017 contro Cleveland è stata soprattutto il gruppo di coach Kerr: certo Durant ha fatto il suo e il premio come Mvp delle Finals è più che dovuto, ma come ha detto lo stesso numero 35 dei Warriors qualche giorno fa: “non c’è un solo giocatore in quella squadra che pensi a se stesso prima che al gruppo”. A vincere in campo nel tabellone finale come in gara 5 che si è giocata nella notte è stata infatti la filosofia del tecnico di Golden State, una cultura che consacra la difesa e la generosità tra i compagni come valori fondamentali. Per questo la convivenza tra grandi come Durant e Curry non è mai stonato e il numero 30 dei Warriors (tranne una prestazione opaca in gara 4) contro Cleveland è stato sempre fondamentale me tre la sua naturale intesa con Durant ha fatto impazzire tutti i fan di Golden State.
Con la vittoria di gara 5 si chiude nel modo migliore la brillante stagione di Golden State trova il secondo anello in tre anni battendo Cleveland di una delle Nba Finals tra le più entusiasmanti di sempre. Coach Kerr al termine del match all’Oakland Arena ha così commentato la stagione dei suoi Warriors in conferenza stampa: “ ho un gruppo di ragazzi con talento, che possono tirare e creare dal palleggio in ogni occasione. E non sono per niente egoisti. Questo è il culmine di un percorso di un anno, dove siamo cresciuti insieme, siamo migliorati l’un l’altro ed è stato fenomenale farne parte. Vincere è fantastico. Sono stato fortunato a far parte di cosi tante squadre vincenti, come giocatore e come allenatore: questa volta però è stato un po’ diverso se penso a quello che ho dovuto passare quest’anno”. In effetti va ricordato che Kerr è stato spesso assente dalla panchina di Golden State per problemi alla schiena.
A realizzar la stupenda vittoria in gara 5 delle Nba Finals per Golden State, che si fregia del secondo anello in tre anni alle spalle di Cleveland, non vi è stato solo Durant: nella formazione di Coach Kerr infatti non è passato inosservata la grande grinta messa in campo da Draymond Green. Il numero 23 dei Warriors infatti anche in gara 5 nella notte di oggi è riuscito a mettere a bilancio 10 punti, 5 assist e 12 rimbalzi e due palle recuperate. Lo stesso Green al termine della vittoria ha però poi voluto rendere omaggio allo stesso Durant. Mvp delle Finals: “ La vittoria di questa sera è il giusto premio per una stagione meravigliosa. Kevin (Durant, ndr.) ha scritto una nuova pagina di storia per i Warriors, e il premio di MVP delle finali Nba è la giusta ricompensa per quanto ha mostrato in campo. Se Durant è stato il premio di consolazione dopo la sconfitta dello scorso anno, sono felicissimo di aver perso la finale l’anno passato”.
Tra le azioni più belle di gara 5 che ha regalato a Golden State la vittoria del secondo anello in tre anni con grazie al successo alla Nba Finals 2017 contro Cleveland va senza dubbio ricordato anche la bellissima schiacciata decisiva firmata dalla panchina Iguodala, che ha di fatto chiuso la sfida sul parquet dell’Oakland Arena. Come si vede nel video, che raccoglie le 5 giocate più belle della partita che ha messo proprio la schiacciata di Iguodala al numero 1 della classifica la mossa è davvero entusiasmante. A pochi minuti dalla chiusura del quarto quarto Andre Iguodala chiude una bella azione corale creata con Steph Curry e con un alley opp di Green che ha infiammato il palazzetto. L’anno scorso il giocatore era stato protagonista della Finals Nba 2016 con una stoppata in recupero piazzata a Lebron, decisiva per gara 7: quest’anno è però l’ex Sixter a salire sul podio in festa.
In casa Cleveland, sconfitta stanotte da Golden State in gara 5 della Nba finals 2017, che ha dato ai Warriors il secondo anello di due anni, non è stato solo Lebron a brillare, ma è stato davvero importante anche il contributo dato ai Cavs dal giovane Kyie Irving. Il numero 2 dei Cavaliers infatti anche in gara 5 ha messo a bilancio 26 punti personali, 6 assist e 2 rimbalzi oltre a 9-22 a canestro, e 7-7 nei tiri liberi. Al termine della partita lo stesso Irving ha poi commentato: “Ho fatto i complimenti agli avversari, ci hanno battuto in maniera netta. Sono deluso per com’è finita, ma ho guardato negli occhi tutti i miei compagni e ho detto loro che ne sono orgoglioso. La schiena mi ha dato fastidio, dopo che ho sbattuto un ginocchio sul parquet. E alcuni tiri che di solito mi entrano, stavolta non sono entrati, nel 4° quarto. Non è mai facile digerire una sconfitta. Ma torneremo, e saremo pronti a battagliare”.
Non è stato però solo Kevin Durant il grande protagonisti di gara 5 tra Golden State e Cleveland come nella Nba Finals 2017: onore va senza dubbio dato anche a Lebron James 23 del Cavs, autore di una prestazione eccezionale nella notte di ieri come in tutto in tabellone finale. 41 i punti messi a bilancio in gara 5 con 8 assiste e 13 rimbalzi oltre a 2/5 nei tiri dai tre e 1-4 in quelli liberi e con una media di 33 punti a match in questa Finals Nba 2017, oltre a 12 rimbalzi e 10 assist in ogni occasione. Al termine del match Lebron non ha rimpianti per l’anello perso, come ha dichiarato poi più tardi ai giornalisti:” Personalmente ho dato tutto in queste 5 partite. Non è stato abbastanza. Ma non ho rimpianti, a livello individuale. I Warriors sono stati i migliori nelle ultime tre stagioni. Eravamo riusciti a batterli lo scorso anno e allora loro hanno aggiunto uno dei più grandi giocatori mai visti in Nba alla squadra delle scorse Finals. Hanno fatto un gran lavoro come dirigenza”.
Il trionfo di Golden State su Cleveland in gara 4 della Nba Finals 2017 è stato senza dubbio anche il trionfo di Kevin Durant: il nuovo arrivato nelle file dei Warriors di Coach Kerr è stato l’assoluto protagonista di questo tabellone finale oltre che della lunga cavalcata di successi che Golden state ha messo in tabella in questa stagione. Il numero 35 dei Warriors ha letteralmente trascinato alla vittoria Golden State al secondo anello in tre anni e non a caso quindi è stato premiato come Mvp delle Nba Finals 2017, un premio personale che ancora mancava nella bacheca di Durant. Alla premiazione lo stesso giocatore dei Warriors ha poi detto mentre il pubblico dell’Oakland Arena lo acclamava a gran voce: “quando fai uno sport di squadra vuoi vincere un titolo, è l’unica cosa che conta, grazie a tutti!. Lamia squadra? È un grande gruppo di giocatori, una grande comunità e con grandi tifosi: sono felice di far parte di questo e non vedo l’ora di celebrare questo trionfo.” Non manca poi un pensiero per la sua mamma: “ te l’avevo detto quando avevo 8 anni che ce l’avrei fatta e ce l’ho fatta”.
Con la fantastica vittoria per 126-120 maturata in gara 4 sono i Golden state Warrios a vincere la Nba Finals 2017 contro i Cleveland Cavaliers: un successo davvero incredibile per Durant e compagni che spengono ogni entusiasmo dei Cavs in casa dopo il successo avversario in gara 3 che pareva poter riaprire la sfida. Golden state conquista così il secondo anello in tre anni, il quinto della propria storia, record possibile grazie anche a un immenso Kevin Durant, Mvp della Finals e capace anche nella notte di oggi di metter a segno 39 punti e 7 rimbalzi (con 14/20 a tiro, 5/8 dai tre punti, 6/6 ai liberi), seguito nei numeri per i Warriors dal suo più grande allenato ovvero Curry, che invece ha messo a bilancio 34 punti personali 10 assist e 6 rimbalzi. Nella serata trionfale di Golden state non è poi mancato il grande lavoro di supporto della panchina di coach Kerr, con Uguodala, autore di 20 punti e altri 15 fissati da Livingston e McCaw. Per i Cavs non è bastato un grande Lebron James a riscriverla storia delle Nba Finals 2017: il numero 23 di Cleveland è stato però il miglior marcatore di gara 4 con 41 unti personali 8 assist e 13 rimbalzi oltre a (19/30 a canestro, 2/5 tiri da tre e 1/4 tiri liberi).
Ai Cavs va senza dubbio l’onore delle armi: in gara 4 Lebron James e compagni si sono fatti valere credendo nel miracolo fino all’ultimo, ma poco è servito di fronte a uno scatenato Kevin Durant. Nel primo tempo è proprio Cleveland a andare al comando e controllare il match sul 37-33, ma al momento di andare in fuga la compagine di Coach Lue subisce pesantemente l’entrata in scena di Stephen Curry, non eccellente questa sera nel personale ma molto valente nel supportare il gioco dei Warriors in maniera silenziosa ma costante. La sua intesa naturale con Durant ha cominciato a funzionare alla perfezione nel secondo parziale chiusosi sul 38-23 per Golden State (71-60 nel tabellone generale). Il vantaggio all’intervallo conquistato dai Warriors ha di fatto orientato la gara, ma che era ancora ben lungi da dichiararsi chiusa: nel terzo quarto i Cavs si portano nuovamente avanti con Lebron e Smith, ma nel quarto quarto il protagonista assoluto è Durant. Il numero 23 di Golden State ammalia il folto pubblico della Oakland Arena con le sue giocate in isolamento e con il jolly Iguodala regala ai suoi l’anello della Nba Finals 2017.