Si è verificato un terremoto in Emilia Romagna, in provincia di Modena. Il sisma è stato registrato dai macchinari dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che hanno riscontrato un’intensità di 2,6 gradi di magnitudo. Il fenomeno si è prodotto alle ore 12.22 locali, mentre il suo ipocentro è stato identificato ad un profondità di 37,7 chilometri, alle coordinate 44.81°N, 11.246°E. Il distretto sismico in cui il sisma è stato avvertito è quello della Pianura padana emiliana . Nonostante non risulti che il terremoto abbia causato danni di entità rilevante a persone o cose, è stato distintamente sentito in molti comuni vicini al luogo in cui è stato identificato l’ipocentro. Nel dettaglio, i Comuni che lo hanno avvertito e che si trovano in un raggio compreso entro i dieci chilometri sono: Finale Emilia (Mo), Cento (Fe); i comuni che hanno avvertito il terremoto compresi trai i 10 e i 20 chilometri sono, invece: Camposanto (Mo), Medolla (Mo), Mirandola (Mo), Ravarino (Mo), San Felice Sul Panaro (Mo), Argelato (Bo), Castello D’argile (Bo), Crevalcore (Bo), Galliera (Bo), Pieve Di Cento (Bo), Sala Bolognese (Bo), San Giovanni In Persiceto (Bo), San Pietro In Casale (Bo), Sant’agata Bolognese (Bo), Bondeno (Fe), Sant’Agostino (Fe). L’ultimo terremoto di entità significativa sviluppatosi in Emilia Romagna era stato lo scorso 27 gennaio, quando l’Ingv individuò un sisma di intensità 5.4 di magnitudo alle ore 15.53. il terremoto fu localizzato,in particolare, in provincia di Parma. Pochi giorni prima, il 25 gennaio, c’era stato, invece, un terremoto in provincia di Reggio Emilia. Questa volta il fenomeno aveva avuto un’intensità di 4,9 gradi di magnitudo ed era stato avvertito alle 9.06. Il terremoto di oggi è stato registrato e definito grazie ai dati provenienti da 13 stazioni della Rete sismica nazionale, ed è stato immediatamente comunicato, come di consueto, al Dipartimento della Protezione civile che ha provveduto ad effettuare gli accertamenti del caso per verificare se non si fossero prodotti danni. Come comunica l’Ingv, «i dati relativi a ogni terremoto rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicità italiana».
Inoltre, benché tali dati siano rivisti e corretti da esperti analisti e sismologi, «nessuna garanzia implicita o esplicita e’ fornita. Ogni rischio derivante da un uso improprio dei parametri o dall’utilizzo delle informazioni inaccurate e’ assunto dall’utente».