Un ultimo quarto che Trento inizia da grande squadra. Ha 8 punti di vantaggio, e deve mantenere e accrescere il proprio tesoretto. Gara intelligente che Buscaglia decide di non giocare sui nervi, come vorrebbe Venezia. Ma testa ed equilibrio per Trento che si snatura provando ad andare in controllo. Venezia la mette sul fisico, sulla intensità e continua la rincorsa. Ma le energie sono solamente nervose, e dopo una partita tutta di rimonta la lucidità, la precisione al tiro e le scelte non sono delle migliori. A rendere la situazione complicata per Venezia il quinto fallo di Ejim dopo 2 minuti del quarto e il fallo tecnico due minuti dopo fischiato a coach De Raffaele. Il tecnico veneziano voleva scuotere i suoi ma non ci è riuscito. Venezia è vittima della frenesia di chiunque voglia rimetterla in partita, Trento invece gioca col cronometro perdendo imprevedibilità ma riuscendo a contenere gli avversari. Dopo 6 minuti di gioco parziale di 10-2 per Trento su Venezia. Veneti che mollano di testa e che vanno anche sotto di 20 punti 68-48. Buscaglia ne approfitta per testare Sutton che si era infortunato in gara 2. Per l’americano 10 minuti, un buon provino in vista della partita di domenica a Venezia. Gli ultimi due minuti di gara sono pura accademia, la testa di Trento e Venezia è già a gara 5. Il risultato finale è Trento Venezia 78-56. I ragazzi di Buscaglia riportano la serie in parità per 2-2, l’appuntamento è a Venezia, domenica, per gara 5.
E il terzo periodo inizia con un 8-0 per Trento su Venezia con uno scatenatissimo Gomes per il più 17 punti dopo 3 minuti della ripresa. Ma Venezia non si perde d’animo e con pazienza infila un 8-0 che porta il quarto in parità e riavvicina i veneti a -9. Una Venezia che era sotto del 25% da tre ma in questo terzo quarto siamo a 2/5 dalla lunga distanza. Quando Trento cala in intensità, complice anche il passaggio in panchina di Gomes, non riesce a gestire il vantaggio e fa rientrare Venezia. Un terzo quarto equilibrato, con Venezia che vince anche questo quarto di un punto e finisce con un meno 8 (54-46 per Trento). Filloy grande protagonista della squadra di De Raffaele: ha messo a segno 12 punti ma soprattutto ha lanciato la rimonta dei suoi. Purtroppo per Venezia Filloy si è intestardito con almeno 3 tiri da tre punti forzatissimi. Trento sulle gambe, come avevamo previsto, è stata brava a contenere il tentativo di rimonta di Venezia, con un ottimo Gomes che Buscaglia ha deciso di preservare per l’ultimo periodo di gioco. Come dicevamo 8 punti di distacco non sono pochi ma possono diventare pochissimi se Trento non inizierà questo ultimo quarto con grande energia e presenza sotto canestro.
Venezia sta assistendo all’energia di Trento senza nemmeno partecipare. Se poi dalla panchina di Trento entra uno scatenato Flaccadori che va subito in ritmo e si scatena con due triple di fila allora capisci che la serata si fa davvero molto complicata. La zona scelta da De Raffaele in difesa non sta pagando, Trento riesce a eluderla attaccando bene il ferro. Cosa che dovrebbe fare anche Venezia, che pareva aver iniziato il secondo quarto con ben altro piglio provando a buttarsi dentro verso il ferro senza ricorrere al solito gioco dalla distanza. Ma per ora i tagli contro la zona di Trento stanno facendo andare fuori giri i veneti. Nonostante questo, Trento si rilassa e prende fiato: così a due minuti dalla fine del secondo quarto Venezia riesce ad accorciare a -11, 37-26. Venezia ha iniziato la partita senza attaccare, e non trovando le percentuali da tre è andata in ansia, per la rabbia di De Raffaele. In questo secondo quarto Venezia è riuscita a trovare il canestro e a stare a galla grazie al 7/9 da due punti. E grazie a un grande Filloy che allo scadere segna da tre punti e accorcia. Si va al riposo col risultato Trento Venezia 40-31. Una gara non bella da vedere con troppi errori al tiro da entrambe le squadre. Trento più presente di fisico e di testa, Venezia si è svegliata solo nel secondo quarto ma per ora non è riuscita a cambiare l’inerzia della gara. Decisivo sarà l’atteggiamento e la resistenza di Trento. Venezia dovrà essere abile a capire i cedimenti dei trentini per approfittarsene.
Siamo a gara 4 tra Trento e Venezia. Ora non si scherza più e i giocatori trentini lo sanno bene dopo che due giorni fa si sono fatti espugnare il loro palazzetto. Partenza sprint di Trento che va subito sul 6-0, grazie ai soliti ingredienti di coach Buscaglia: grande intensità difensiva e contropiede micidiale. Conditi da una buona percentuale al tiro che è mancata in gara 3. Venezia dal canto suo ha iniziato la partita molto molle, senza convinzione. Il primo canestro è arrivato dopo 3 minuti grazie ad una tripla piazzata di Bramos. Male per ora Peric che in 3 minuti del primo quarto si è appesantito di ben 2 falli. Dopo 7 minuti di gioco Venezia sotto di 10 punti (15-5 per Trento). I ragazzi di coach De Raffaele si sono intestarditi come in gara 1 sul tiro da tre ma per ora le percentuali sono disastrose. Per energia e giocate individuali c’è solo in campo una squadra ed è Trento in questo primo quarto. Per le Aquile trentine Gomes e Hogue migliori marcatori con i loro 6 punti, bene anche il solito Forray, di Venezia si salva solo McGee migliore dei suoi con 4 punti. Il primo quarto di chiude con Trento avanti 22-9 su Venezia.
Finalmente, tutto pronto per la palla a due di gara-4 che potrebbe segnare il punto del pareggio con il successo di Trento, oppure sbilanciare ulteriormente la serie a favore di Venezia. Nell’ultimo match tra Aquila e Reyer, Ben Ortner ha registrato la sua seconda miglior prova stagione a livello di produzione offensiva (10 punti in 17 minuti). Un fattore importante per l’esito di gara-3 è stato anche Julian Stone, playmaker veneziano autore di 13 punti con un solo errore al tiro (5/6 e 3/4 nelle triple, dato non usuale per un tiratore non specializzato come lui). Per Stone si è trattato del massimo bottino stagione, mentre il primato assoluto in Italia sono i 19 punti rifilati alla Virtus Bologna nella stagione 2014-2015, la sua prima in Italia. Inoltre, prima di gara-3 il ventottenne nato ad Alexandria (in Virginia) non aveva mai realizzato 5 tiri dal campo. Al di là delle mere cifre, Stone sta confermando la sua importanza anche a livello tattico: De Raffaele infatti ne frutta la prestanza fisica schierandolo anche nel ruolo di ala forte, di modo da poter inserire un esterno in più ed aumentare la pericolosità nella metacampo offensiva. Vedremo se Stone riuscirà ad esprimersi con una continuità anche maggiore di quella tenuta sinora. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Come detto, uno dei protagonisti di gara-3 fra Trento e Venezia è stato l’austriaco Ben Ortner. Intervistato al termine della partita, in cui ha segnato 10 punti con 5/8 al tiro, l’ex Siena ha sottolineato l’importanza del secondo successo di fila, che ha permesso alla Reyer di riconquistare il vantaggio del fattore campo ed immagazzinando un altro bel pieno di fiducia. In vista di gara-4, Ortner ha dichiarato che Venezia potrà fare ancora meglio indicando le chiavi da cui ripartire: “L’intensità difensiva, che è un aspetto fondamentale del nostro gioco e che ci permette di rimanere in partita anche nei momenti di difficoltà. Inoltre, quando riusciamo a mettere pressione e difendere intensamente abbiamo la capacità di correre in contropiede cosi come è successo in gara-3”. Relativamente alla sua situazione personale, il trentaquattrenne nato ad Innsbruck non si è mostrato rancoroso per lo scarso minutaggio recente: “Personalmente, ho sfruttato ogni secondo in cui ho potuto dare il mio contributo in campo perché amo questo sport e questa squadra. Sono contento di aver contribuito al successo, però ora siamo tutti già con la testa a gara-4 e daremo tutto per vincerla”. Il recupero di Batista potrebbe relegare nuovamente Ortner tra gli esclusi, chissà però che coach De Raffaele non decida di richiamare in causa l’austriaco a prescindere dal ritorno del pivot titolare. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Dall’altra parte l’allenatore di Venezia, Walter De Raffaele, ha potuto commentare con soddisfazione la seconda vittoria di fila dei suoi ragazzi contro l’Aquila Trento. Al termine di gara-3 il coach orogranata ha parlato ai microfoni di Sky Sport, mettendo in evidenza alcuni meriti della squadra: “Siamo stati solidi nel secondo tempo, giocando duro in difesa e alternando uomo a zona. Sono stati molto bravi i ragazzi: la seconda vittoria consecutiva con Trento significa che cominciamo a capire come dobbiamo giocare: duri e fisici e dopodomani dobbiamo farne un’altra così”. De Raffaele ha spronato i giocatori di Venezia a mantenere la stessa voglia di pressare ed attaccare in gara-4, spendendo poi qualche parola a parte nei confronti di Benjamin Ortner. L’austriaco è rimasto a guardare in tutta la serie di semifinale (contro Avellino) e nei primi due atti delle finali scudetto, ma per gara-3 complice l’infortunio di Batista si è fatto trovare prontissimo. Il coach lo ha elogiato pubblicamente: “So che è una persona e un giocatore di livello, era pronto e voleva giocare anche prima. Si è fatto trovare pronto, i campioni sono così”. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Nell’analisi della sconfitta di gara-3 contro Venezia, l’allenatore di Trento Maurizio Buscaglia si è già proiettato verso gara-3 che si preannuncia quasi decisiva: un’altra sconfitta metterebbe l’Aquila con le spalle al muro, nella situazione si non poter più sbagliare. Secondo Buscaglia, Trento ha presidiato bene il perimetro nella prima metà della partita, riuscendo anche a correre e distendersi in contropiede. Poi dopo l’intervallo lungo alcune tendenze negative hanno preso il sopravvento: Buscaglia ha indicato alcune concause del ko nella scarsa percentuale ai tiri liberi (10/23 complessivo alla fine) e in qualche pallone perso dal palleggio, anziché in situazioni di giro palla. Quanto a gara-4, queste le parole dell’allenatore bianconero: “In 36 ore non si può cambiare granché. Quello che dovremo fare sarà aggiustare qualcosina, sperare di tirare un po’ meglio dalla lunetta, e quindi in sintesi giocare solo un po’ meglio lo stesso tipo di match fatto stasera”. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Tra Aquila Trento e Reyer Venezia sarà diretta dagli arbitri Roberto Begnis, Manuel Mazzoni e Maurizio Biggi. Prosegue la serie delle finali scudetto nel campionato di basket Lega A: la situazione vede Venezia in vantaggio per 2 vittorie a 1 su Trento, il quarto round si disputa al PalaTrento dalle ore 21:15 di venerdì 16 giugno 2017. Il confronto era cominciato con il successo esterno dell’Aquila al Taliercio (74-83), in gara-2 Venezia ha ristabilito la parità vincendo per 79-64.
Mercoledì le due squadre sono tornate in campo ma al PalaTrento, e la Reyer è riuscita a restituire il colpo in trasferta imponendosi con il punteggio di 67-73. Il primo tempo di gara-3 è stato complessivamente equilibrato, con Venezia ha provare l’allungo nei 10’ iniziali (15-20) e Trento a fare la voce grossa prima dell’intervallo, tornando negli spogliatoi in vantaggio di 5 lunghezze (38-33). Proprio l’ultimo canestro della prima frazione, una bomba da centrocampo di Ariel Filloy, ha però ridato morale alla Reyer che al rientro in campo si è dimostrata più efficace, producendo un parziale di 23 punti a 15 che ha indirizzato l’esito della partita.
Negli ultimi 10 minuti infatti Trento non è riuscita a ricucire lo strappo, anche perché stremata da rotazioni davvero ristrette. In vista di gara-4, il grande dilemma di coach Mauri8zio Buscaglia riguarda Dominique Sutton: l’ala della Dolomiti Energia, giocatore fondamentale per il suo contribuito in entrambe le metacampo, ha saltato l’ultimo match per uno stiramento alla coscia destra; le condizioni rimarranno da monitorare sino all’ultimo, di conseguenza il suo impiego o meno potrebbe essere deciso anche a pochi secondi dalla palla a due.
Dall’altra parte Venezia punta a recuperare il pivot uruguaiano Esteban Batista, rimasto in borghese mercoledì per un risentimento al polpaccio. Per la verità il suo sostituto, l’austriaco Benjamin Ortner che coach De Raffaele ha estratto dalla naftalina, ha risposto con una prova maiuscola condita da 10 punti e 3 rimbalzi in 17 minuti sul parquet. Decisivo anche il contributo di Julian Stone, sinora altalenante in questi playoff ma decisivo in gara-3 con i suoi 13 punti, frutto di un ottimo 5/6 al tiro dal campo (per lui anche 5 rimbalzi, 3 recuperi ed altrettanti assist).
Se Batista non dovesse recuperare per gara-4, Walter De Raffaele dovrebbe riproporre il quintetto base con Ortner sotto canestro, il croato Hrvoje Peric in ala forte, il greco Michael Bramos da numero 3, Stefano Tonut in posizione di guardia e MarQuez Haynes in cabina di regia. Per Trento invece previsti il playmaker Aaron Craft, la guardia Diego Flaccadori, le ali Shavon Shields e Joao Gomes e il pivot Dustin Hogue. L’incognita è la presenza di Sutton, che potrebbe anche partire dalla panchina e provare ad entrare gradualmente in partita, per quel che le sue condizioni gli permetteranno.
Gara-4 delle finali scudetto tra Aquila Trento e Reyer Venezia sarà trasmessa in diretta tv su Rai 2: telecronaca dalle ore 21:15. Diretta in streaming video sul sito internet ufficiale www.raiplay.it, mentre www.legabasket.it metterà a disposizione una schermata azione per azione della partita con punteggio e statistiche aggiornate in tempo reale.