Per completare la nostra analisi di Trento-Venezia (78-56), gara-4 della finale scudetto di basket, diamo una panoramica su tutte le principali statistiche dell’incontro di ieri sera. Il dominio della Dolomiti Energia Trento è stato nettissimo anche a rimbalzo, 47 per i padroni di casa contro i soli 24 della Umana Reyer Venezia; a livello individuale, spiccano i 13 rimbalzi di Gomes per Trento, mentre per Venezia il miglior rimbalzata è stato Ejim, che però non è andato oltre quota 7. Anche negli assist la differenza è stata piuttosto ampia: 16 passaggi vincenti per Trento, appena 11 per Venezia. A livello individuale, il miglior assista della partita è stato Hogue di Trento, a quota 4 passaggi vincenti. Citazione di merito per Peric ed Ortner, autori di 2 stoppate a testa, ma il dato della valutazione complessiva sorride naturalmente a un giocatore di Trento, Dustin Hogue (21). (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Gara-4 della finale scudetto del basket è stata per la Reyer una pesante battuta d’arresto; Trento-Venezia è finita infatti 78-56, ben 22 lunghezze di scarto e appena 56 punti segnati dalla Umana che nelle prime tre partite era sempre andata oltre quota 70 punti. Poco da salvare dunque nella prestazione di ieri sera della squadra veneta. Particolarmente interessante è quindi l’analisi a caldo di coach Walter De Raffaele, che ha dovuto parlare di ciò che per Venezia non ha funzionato: “E’ stata una partita che Trento ha meritato di vincere – ha riconosciuto nel corso della conferenza stampa dopo partita -. Il nostro impatto gara è stato molto difficile. Nel secondo periodo siamo tornati in corsa, ma poi arrivati a meno otto sbagliato due volte il tiro per avvicinarci ancora e poi ci siamo disuniti. Abbiamo pagato la differenza a rimbalzo”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Trento vince gara-4 della finale scudetto della Serie A di basket con il punteggio di 78-56 e riporta in parità (2-2) una serie decisamente equilibrata e combattuta, nella quale è impossibile sbilanciarsi sull’esito finale per il tricolore. Di certo la chiave della vittoria di Trento in gara-4 è stata naturalmente la difesa: quando l’avversario chiude con soli 56 punti segnati, non c’è nemmeno bisogno di tante spiegazioni. Basterebbe probabilmente un solo dato per spiegare i problemi offensivi di Venezia: 6/30 nei tiri da 3, una vera e propria raffica di tiri da lontano ma dei quali solo il 20% è andato a segno. Differenza nettissima per quanto riguarda i tiri liberi: 21/32 per la Dolomiti Energia, 10/15 per la Umana. A livello individuale, spiccano differenze altrettanto nette. Per Trento una distribuzione dei punti praticamente perfetta: 14 a testa per Forray, Hogue e Flaccadori, ai quali si aggiungono i 13 di Gomes e Shields. Una sinfonia del collettivo, alla quale la Reyer replica con due soli giocatori in doppia cifra, Filloy a quota 12 ed Ejim con 10 punti, curiosamente nessuno dei due partito in quintetto base. Decisamente troppo poco per Venezia.
Molto soddisfatto a fine partita Maurizio Buscaglia, allenatore di Trento: “Abbiamo seguito il nostro piano partita aggiustando tutti quei piccoli dettagli che ci erano sfuggiti in gara-3. Dobbiamo portare in gara-5 questa energia, più mentale che fisica”. Parole molto significative per Sutton, già tornato in campo anche se per 10 minuti: “Ho buonissime sensazioni su di lui. Sapevo di poter contare sulla sua disponibilità”. Il migliore però è stato Dustin Hogue, lodato in questo modo dal coach della Dolomiti Energia: “Ha fatto un’ottima partita, dopo una gara-3 in cui ha faticato parecchio ai liberi e in difesa, assistito da tutta la squadra che gli ha permesso di difendere alla grande in post basso”.