Joan Lascorz è tornato a casa. Da ieri pomeriggio, infatti, lo sfortunato pilota ufficiale della Kawasaki, catalano, 27 anni, rimasto gravemente ferito lunedì scorso durante i test della Superbike a Imola, il giorno successivo al Gran Premio sul circuito italiano, è ricoverato nell’unità intensiva specializzata nelle lesioni midollari della clinica universitaria Vall d’Hebron, a Barcellona. Le sue condizioni di salute sono stabili, ma sempre gravi. Poche ore dopo il tremendo schianto contro le protezioni del rettilineo tra le curve Tosa e Piratella, Lascorz era stato operato all’ospedale Maggiore di Bologna per la riduzione della frattura alla vertebra C6 (cervicale). L’intervento è andato bene, tanto che già ieri (a due soli giorni di distanza dall’incidente e dall’intervento) è stato possibile organizzare il trasferimento del pilota a Barcellona, con un aereo sanitario che è stato messo a disposizione dalla Federazione Motociclistica Spagnola. Al momento Joan Lascorz resta sedato e attaccato al respiratore artificiale. I medici spagnoli hanno già iniziato il protocollo stabilito per questo tipo di pazienti e nelle prossime ore svolgeranno i controlli che servono per valutare con esattezza i danni midollari provocati dalla lesione al pilota. Fin da subito, i medici italiani che hanno assistito il pilota della Kawasaki hanno parlato di situazione irrecuperabile per quanto riguarda la mobilità delle gambe: la paralisi degli arti inferiori è purtroppo ormai sicura. Rimangono invece delle – pur flebili – speranze circa la possibilità che Lascorz, con il tempo e i trattamenti fisioterapici necessari, possa recuperare l’uso delle braccia. La speranza è che i controlli delle prossime ore possano ridimensionare la portata delle conseguenze dei danni, almeno agli arti superiori. L’incidente di Lascorz ha colpito profondamente gli altri piloti Superbike. Ecco cosa hanno dichiarato i re campioni più celebri della categoria delle derivate di serie: “Noi piloti siamo consapevoli dei rischi cui andiamo incontro ma quando succede qualcosa di brutto ad uno che conosci bene è molto dura da accettare” ha commentato il campione del Mondo Carlos Checa, che è stato tra i pochi piloti che lunedì pomeriggio ha deciso di interrompere i test. “Mi sono sentito male, non ero in condizione di continuare a girare” ha spiegato il pilota della Ducati, catalano come Lascorz.
Max Biaggi e Marco Melandri invece avevano continuano i collaudi, ma il colpo è stato duro anche per loro. “E’ molto triste quello che è successo e non so farmene un’idea, lunedì sono rientrato nella notte a Montecarlo ma il giorno dopo, uscendo per allenarmi sotto la pioggia, non sono riuscito a trovare la forza” ha scritto Biaggi su Twitter. Simile la reazione di Melandri: “Lascorz era appena uscito dai box, era nel giro di lancio e non so capire come sia potuta accadere una cosa simile. La vita può cambiare da un istante all’altro”.
(Mauro Mantegazza)