“Siamo fiduciosi di chiudere il 2016 con un giro d’affari di comparto almeno non inferiore a quello del 2015”. Massimo Buccilli, presidente di EdilegnoArredo, parla al Sussidiario.net dal quartier generale veronese della Velux, azienda leader nella produzione di infissi per tetti.
Finestre, porte, pavimenti: come sta andando la prima parte dell’anno per una delle comunità d’imprese più importanti di FederlegnoArredo?
I segnali di risveglio che già registravamo all’ultimo MADEexpo rimangono, ma non sono consolidati ed evidenti in tutti i territori in cui operano le aziende del comparto. E poi un conto sono i riflesso positivi del fatturato, un conto sono poi i margini economici realizzati, il recupero della redditività.
Quale sono le vostre previsioni per l’intero anno?
I nostri scenari si appoggiano su quelli del settore edilizio: l’Ance prevede che nel 2016 il fatturato complessivo tornerà a crescere dopo cinque anni oltre i 132 miliardi, per oltre la metà generati dall’edilizia residenziale.
Quali si annunciamo i driver di questa “piccola ripresa”?
Fra nuove costruzioni e riqualificazioni è sicuramente il secondo segmento quello da cui ci attendiamo una spinta pronunciata. Anche nel 2015 le stime dell’Ance evidenziano un segnale positivo: + 3,6% rispetto all’anno precedente mentre gli investimenti in nuove abitazioni continuano a registrare un lieve calo (- 1,5%). Complessivamente, tra il 2007 e il 2015 gli investimenti in manutenzione straordinaria delle abitazioni sono aumentati del 39% a prezzi correnti, in continua crescita e in netta controtendenza rispetto alle nuove abitazioni, superandole in valore.
La manutenzione e riqualificazione edilizia è il motore di molte economie europee: a partire da quella tedesca.
In Italia le attività di manutenzione rappresentano una quota pari a circa il 70% della produzione totale, suddivisa tra ordinaria – 31% – e straordinaria – prevalente, con il 69% del totale e in crescita costante con un incremento del +0,9% rispetto al 2013. Nel 2015 la manutenzione straordinaria ha rappresentato quasi il 70% dell’intera edilizia residenziale.Il valore degli investimenti per il rinnovo (comprensivo di manutenzioni straordinarie, ordinarie e opere del Genio Civile) del patrimonio edilizio 2014, sia residenziale che non, è valutato da Cresme in 117,3 miliardi di euro (+0,4% rispetto al 2013). Queste sono le cifre con cui tutti, in Europa e Italia, stiamo facendo i conti, ciascuno per la sua parte: imprese e responsabili della politica industriale.
Quanto è percepibile l’impatto dei diversi bonus fiscali in Italia?
Il contributo delle agevolazioni previste e confermate dai diversi governi a favore delle ristrutturazioni edilizie e della migliore efficienza enegetica sono state indubbiamente importanti: nello stimolare una domanda che soffriva e nell’accompagnare trend evolutivi. I risultati si sono visti. I bonus hanno riacceso un po’ di quella fiducia spenta da anni, gli italiani hanno svecchiato il loro parco abitativo, le imprese italiane hanno potuto produrre e sostenere l’occupazione.
Domanda e offerta di porte e finestre stanno colorandosi sempre più di verde…
Certamente. Una clientela più giovane non è solo alle prese con nuove esigenze di budget o di flessibilità abitativa. E’ molto più a suo agio con l’e-commerce e il nuovo marketing che scorre sui social media. Non da ultimo, è molto più sensibile ed esigente sul versante dell’ecosostenibilità. La green economy non è più soltanto uno slogan, ma una precisa filosofia produttiva: sicuramente per gli associati Edilegnoarredo. Analogamente, il design è ormai fortemente ispirato dalla digitalizzazione.
Com’è la situazione sul fronte export?
Registriamo segnali non negativi, a parte il calo netto del mercato russo, per il caso-sanzioni. Edilegnoarredo è parte attiva della strategia di internazionalizzazione sviluppata dalla Federazione, che dopo l’accelerazione in Usa e Cina – con l’apertura di nuovi uffici – sta ora mettendo nel mirino la riapertura del mercato iraniano.