Ecco cosa è successo ieri nelle otto partite della sesta giornata di ritorno del campionato di basket, sempre guidato dalla coppia Varese-Sassari.
Milano-Siena 72-68 Il bug-match sorride all’Olimpia al termine di 40 minuti strani e globalmente bruttini, ma con un finale da ricordare. Milano parte meglio (23-15 al termine del primo quarto), ma il secondo quarto è da incubo per l’Armani, che segna solo 3 punti: al riposo 26-33 Siena. Nel terzo quarto la situazione si rovescia, l’incubo è toscano e al 30′ siamo sul 43-41 Milano. Tutto il buon basket si vede però negli ultimi 10 minuti, tirati e finalmente con percentuali al tiro degne di due grandi squadre. L’ultimo minuti dura una vita e viene sigillato dalla tripla di Melli e dai due antisportivi fischiati contro Siena. Gentile e Brown sono stati i migliori, l’Armani ha avuto molto anche da Melli e Bourousis.
Varese-Caserta 74-62 Partita ricca di errori, ma che la capolista Cimberio controlla comunque abbastanza agevolmente (55-40 al 30′). Il gioco di Varese però non convince come qualche tempo fa, e un blackout riapre i giochi, chiusi solo negli ultimi 2 minuti. Top scorer Green, a Caserta non basta Gentile.
Brindisi-Sassari 93-95 Con il Banco di Sardegna è sempre spettacolo. Partita spettacolare anche grazie ad una Enel che a lungo comanda, toccando anche il +14 nel terzo quarto (55-41). Ma Brindisi non ha i cugini Diener, decisivi per il successo ospite: Drake e Travis entrambi eccellenti, autori di 53 punti in due e con un contributo ancora più importante nella rimonta.
Avellino-Cantù 63-52 Brutta partita per colpa soprattutto dei lombardi, che tornano in crisi dopo il lampo contro Varese. 52 punti in una partita sono imbarazzanti per una grande squadra, onore ad Avellino che merita il successo sfoderando grinta ed intensità difensiva, mentre in attacco si è affidata ai 27 punti di Lakovic.
Montegranaro-Venezia 88-64 Punteggio che si commenta da solo: dominio totale della Sutor che si regala una partita praticamente perfetta e condotta fin dai primi minuti con autorevolezza, con Burns e Cinciarini in copertina. Per l’Umana nulla da salvare, con Mazzon che a fine partita ha chiesto scusa ai tifosi per la pessima esibizione.
Pesaro-Reggio Emilia 65-68 Due punti pesanti in ottica playoff per gli ospiti, mentre la Scavolini torna ultima, agganciata da Biella. I marchigiani devono recitare il mea culpa perché sprecano il +15 del 16′ (27-12) già entro l’intervallo lungo, cui Reggio Emilia arriva davanti di 1 (28-29). Da lì è stata una battaglia con scatti e contro-scatti, decisa dai troppi liberi sbagliati da Pesaro.
Biella-Bologna 87-76 Vittoria meritata per l’Angelico: riapre tutti i giochi in coda coinvolgendo pure la Virtus, che salva solo la differenza canestri. L’infortunio a Poeta e il quinto fallo troppo precoce di un Gigli comunque positivo pesano come macigni, mentre i piemontesi possono andare orgogliosi di una ottima prestazione corale con 5 uomini in doppia cifra.
Roma-Cremona 79-71 La Vanoli lotta fino all’ultimo minuto, e solo la freddezza di Goss dalla lunetta regala all’Acea due punti sicuramente sofferti. Il primo tempo è addirittura di netta marca lombarda, mentre i capitolini si svegliano solo dal terzo quarto soprattutto grazie a Lawal, mentre come detto Goss è stato decisivo nel finale.
Avellino-Cantù 63-52
Biella-Bologna 87-76
Brindisi-Sassari 93-95
Milano-Siena 72-68
Montegranaro-Venezia 88-64
Pesaro-Reggio Emilia 65-68
Roma-Cremona 79-71
Varese-Caserta 74-62
Varese, Sassari 34
Siena, Roma 28
Cantù, Milano 26
Reggio Emilia 24
Venezia 22
Brindisi 20
Caserta, Cremona 16
Bologna, Montegranaro 14
Avellino 12
Pesaro, Biella 10
(Mauro Mantegazza)