Berlusconi passa al contrattacco: dopo la debacle elettorale della Moratti, staccata dal candidato del centrosinistra con circa sette punti di distacco, scende in campo per sostenerne la campagna per il secondo turno ed evitare che Milano registri un dato storico passando in mano, per la prima volta, alla sinistra. Il premier, questa sera, sarà in tv. Praticamente ovunque. Pare, infatti, che abbia registrato, nel pomeriggio, ben 5 interviste che andranno in onda su altrettanti telegiornali. Dure le reazioni alla notizia. «Avevamo ragione. Altro che le balle sul Berlusconi silente». Afferma, in una nota, il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti chiedendo all’autorità di garanzia di intervenire. «Nel tentativo di vincere ai ballottaggi – continua – sono pronti a qualsiasi broglio mediatico. E infatti Berlusconi ha preparato per stasera cinque interviste su tg1, tg2, e sulle tre reti Mediaset». Secondo il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, invece, «Berlusconi utilizza la maggior parte dei telegiornali nazionali come megafoni della sua propaganda elettorale». Roberto Zaccaria, onorevole del Pd e coordinatore del gruppo di ascolto sul pluralismo televisivo chiede anch’egli contromisure: «L’Agcom può intervenire per tempo e impedire che usi i Tg come un palco da comizi», ha detto.
Nel frattempo, il partito di Di Pietro svela la sorpresa «pirotecnica» che era stata annunciata da Calderoli: «sarà solo una deflagrante patacca con effetti speciali»; «si tratterebbe del “premio”, in caso di vittoria ai ballottaggi, del trasferimento di due Ministeri a Milano»