Nella mattinata di oggi nella già movimentata via del Ciclamino che dallo scorso ottobre è al centro del costante traffico di inquirenti e giornalisti in seguito all’omicidio (per ora ancora del tutto inspiegabile) della 78enne Pierina Paganelli c’è stato un nuovo intervento tempestivo da parte delle Forze dell’ordine: alle prima luci del giorno, infatti, il figlio della vittima – Giuliano Saponi, che abita sullo stesso pianerottolo della madre – ha notato che i sigilli apposti da più di un anno alla porta della casa di Pierina Paganelli erano stati distrutti; lanciando immediatamente l’allarme ai suoi legali – Monica e Marco Lunedei -, avvertendo prontamente la Procura e dando il via all’intervento della squadra mobile.
Dopo un iniziale momento di incertezza che ha fatto pensare alla manomissione volontaria di un luogo potenzialmente centrale nelle indagini per la morte di Pierina Paganelli – posto non a caso sotto sequestro grazie ai sigilli inviolabili – e trovandosi davanti ad un appartamento completamente a soqquadro, gli inquirenti hanno scoperto che era stata smurata la cassaforte dalla camera da letto dell’anziana signora; mentre non sembrava mancare nient’altro di reale valore.
Cos’è successo in casa di Pierina Paganelli: rubata la cassaforte, ma i ladri non sembrano c’entrare nulla con l’omicidio
Grazie al primo sopralluogo, gli inquirenti hanno così ipotizzato che – presumibilmente – due persone si erano introdotte nell’abitazione di Pierina Paganelli passando dal balcone, per poi frugare in giro in cerca di qualcosa di valore da trafugare: individuata la cassaforte l’hanno smurata e hanno lasciato l’appartamento della 78enne passando dalla porta – e rompendo, così, i sigilli -; ma visto che all’interno erano custoditi solamente alcuni documenti di scarso interesse, l’hanno poi abbandonata poco distante senza rubare nulla.
Tra il ritrovamento della cassaforte ancora con il contenuto completamente integro e le modalità con cui i ladri si sono introdotti nell’abitazione, gli inquirenti hanno presto ipotizzato che il furto non abbia nulla a che fare con l’omicidio di Pierina Paganelli: l’idea è che dopo un appostamento di qualche giorno nel corso dei quali non hanno visto alcun movimento all’interno dell’abitazione, i ladri hanno fatto irruzione senza neppure sapere che fosse un luogo sottoposto a sequestro; mentre ora è – ovviamente – partita la caccia all’uomo per individuarli e scongiurare eventuali altri colpi che potrebbero compiere nei prossimi giorni sfruttando le festività.