I due violenti terremoti di stamane, il primo alle 9 di mattina, il secondo pochi minuti prima delle 13, hanno rilasciato una sequenza sismica incessante, che si ripete con scosse a pochi minuti di distanza una dall’altra. Fortunatamente dopo quella pari a 5.4 gradi della scala Richter, avvertita in tutto il nord Italia da Milano a Padova, tutte le altre scosse sono state di potenza inferiore. Nessuna scossa infatti ha superato i 3 gradi, arrivando anche a 2.1 gradi. Questo naturalmente porta un po’ di tranquillità in una regione martoriata dai due disastrosi eventi sismici, quello di domenica 20 maggio e quello di oggi. Nel terremoto di oggi hanno infatti perso la vita ben quindici persone, tra cui anche un parroco che stava cercando di portare fuori della sua chiesa una statua della Madonna. Gli altri morti sono in maggioranza operai che si sono trovati sotto al crollo dei capannoni industriali nei quali stavano lavorando, mentre alcune persone sono morte nel crollo delle loro abitazioni. Di pochi minuti fa è invece una nuova scossa registrata questa volta in provincia di Mantova (le scosse di oggi avevano avuto tutte epicentro in provincia di Modena, anche se a Mantova si erano registrati danni e crolli non indifferenti), nel distretto sismico pianura lombare padana. Si tratta di un sisma di 3 gradi della scala Richter registrato alle ore 16 con magnitudo 3 gradi. Le coordinate dell’epicentro sono 44.96°N, 10.886°E, la profondità 6,3 chilometri. I comuni nel raggio di dieci chilometri dall’epicentro sono quelli di GONZAGA (MN), MOGLIA (MN), PEGOGNAGA (MN), SAN BENEDETTO PO (MN), REGGIOLO (RE), ROLO (RE), NOVI DI MODENA (MO). Quelli invece a venti chilometri dall’epicentro sono quelli di BOMPORTO (MO), CASTELNUOVO RANGONE (MO), CASTELVETRO DI MODENA (MO), GUIGLIA (MO), MARANO SUL PANARO (MO), MODENA (MO), NONANTOLA (MO), RAVARINO (MO), ANZOLA DELL’EMILIA (BO), MONTE SAN PIETRO (BO), SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO), SANT’AGATA BOLOGNESE (BO), SAVIGNO (BO), ZOLA PREDOSA (BO)
Nel frattempo raddoppia il numero degli sfollati: oltre i 7mila che si erano avuti domencia scorsa, adesso se ne devono aggiugnere altri 6mila. La situazione è grave in tutta la provincia: la protezione civile denuncia ad esempio che a Sassuolo manca l’acqua potabile.