Tra Udinese e Paok finisce 0-0 e tutto è rimandato alla gara di ritorno. Il risultato accompagna l’intento dei greci, evidentemente decisi a giocarsi la qualificazione nella bolgia di casa, ma tradisce l’andamento della gara. Controllata prima e dominata poi da un’ottima Udinese, aggressiva sn dal primo ma incapace di concludere a dovere le numerose folate offensive. Ridurre tutto all’assenza di Di Natale sarebbe fare un torto agli sforzi espressi dai bianconeri, e alle potenzialità di Floro Flores, cui è mancato solo il gol. Deludente la prestazione degli ellenici, che le aspettative della vigilia avevano gonfiato di potenzialità rimaste invisibili. Che sia un trucco, della vecchia volpe Boloni? Chissà. Comunque, il punteggio lascia intatte le possibilità dell’Udinese, che per il ritorno spera di recuperare almeno Asamoah.
Guidolin opta per Armero a sostegno di Floro unica punta, piazzando Pasquale sulla fascia sinistra. Mossa che si rivelerà azzeccata: con la spinta dell’ex interista e Basta sulla corsie, l’Udinese tiene il campo sempre molto aperto, con i centrocampisti che a turno si tuffano a sostegno dell’attacco. I greci se ne stanno rintanati: puntano a strappare il pareggino per giocarsela all’ultimo sangue in casa. I friulani d’altro canto non stanno ad aspettare e ne vien fuori una partita vivace. La prima occasione è clamorosa: al 7′, Basta sfonda da destra e mette in area, dove il lavoro di Floro rifinisce per il destro di Abdi che stampa la palla sul palo interno. 2′ dopo lo stesso Floro Flores ha una buona chaces, pescato solo in area da Pazienza, ma il suo pallonetto non è alto abbastanza da scavalcare Kresic, pertica classe ’91. L’Udinese domina, impostando continuamente il gioco ma peccando dalla trequarti in su. Floro si batte e si sbatte, ma risulta un po’ approssimativo in certe scelte, come quando al 38′ calcia dai 25 metri ignorando la libertà di Basta sulla destra. Prima (21′) il pericolo era piovuto da sinistra, ma sul bel cross di Pasquale Abdi tarda quell’attimo di distanza tra la zampata ed il buco. L’ultima parola prova a scriverla Armero, ma il suo sinistro basso da fuori trova attento il lunghissimo portiere. E i greci? Tanto temuti alla vigilia, tanto timidi in campo: la loro frazione sta in un missile dalla distanza di Fotakis, fumante oltre la traversa (28′).
l’Udinese continua a fare la partita ma subentra un po’ d’acido lattico, a scapito della fluidità di un manovra che nasce sempre meno lucida. Floro non si arrende, ma Kresic sembra aver un conto aperto: al 5′ si distende e blocca il diagonale da sinistra. Quando Pinzi chiede il cambio (12′), Guidolin si lascia tentare da Fabbrini (e quando e no?) arretrando Abdi a centrocampo. Ma più l’Udinese ingrossa il baricentro, più i greci assiepano le trincee, intasando l’area. Ogni tanto piovono dalle fasce palloni che Kresic cattura ad ogni altitudine, mentre per vie terrestri il traffico ristagna. Si arriva così al 25′, quando Benatia sfrutta gli sviluppi di un angolo per girare a rete in semivolo: palla alta. Al 31′, Armero raccoglie un altro corner ed esplode il sinistro dal limite: la palla esce sussurrando all’incrocio. I friulani spingono encomiabili, ma la crisi greca soffoca tutte le risorse, trascinando sino al 92′ uno 0-0 che sa di premeditato. Forse, meglio così: in trasferta ogni sforzo vale doppio.
Il tabellino
Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi (12’st Fabbrini), Pazienza, Abdi, Pasquale; Armero; Floro Flores (Padelli, Neuton, Ekstrand, Ferronetti, Battocchio, Piscopo). All.Guidolin.
Paok Salonicco (4-2-3-1): Kresic; Sznaucner, Cirillo, Malezas, Stafylidis; Lazar, Garcia; Salpingidis, Fotakis, Georgiadis (39’st Lino); Athanasiadis (31’st Giannou) (Chalkias, Balafas, Tsoukalas, Papazolu, Nimani). All.Boloni.
Arbitro: Mallenco (SPA).
Ammoniti: Lazar (PAOK) e Fotakis (PAOK), entrambi per gioco scorretto.
Espulsi: nessuno.
Le pagelle
Udinese 6,5
Praticamente inoperoso.
Annulla Athanasiadis, o quel che ne rimaneva.
Sin troppo tranquillo là dietro.
Pressochè inoperoso dietro, dà una mano in costruzione.
Solita furia bionda: sconquassi nel primo tempo, comprensibile calo dopo.
Compitino e qualcosina in più dal 12’st FABBRINI 6 Alterna buoni spunti ad errori banali.
Diversi suggerimenti sballati o casuali.
Senza precisa collocazione (ordini di scuderia? Mah), si rende utile in ogni dove dalla metacampo in su. Inquadrarlo resta difficile.
Primo tempo scuola inter, secondo più composto.
Viaggia con la TAV, con gli altri o contro tutti: quel che è certo è che non si ferma.
Col Floro va così: utilità assortite spalle alla porta, ma manca l’istinto del bomber vero. Ma aspettiamo smentite: la stoffa c’è.
All.GUIDOLIN 6,5 Riassembla bene la squadra: con questo spirito non avrebbe perso col Milan.
Paok 5
Pertica insuperabile.
Infilato a più riprese da Pasquale, Armero, Abdi…
Non esattamente la sciagura che ricordavamo: roccioso ed efficace sino all’ultimo.
Centrale clesse ’85 da rivedere: sgrassa Floro Flores dall’area forzandolo a sbrodolare conclusioni affrettate.
Ancora in età da liceo (18 anni): acne inevitabile ma potenziale interessante.
Legnae qualche (non di più) abbozzo in verticale.
Stessa inventiva del sergente di Zorro: scarica solo all’indietro. se non altro argina.
Ha perso il miglior passo, compensa con impegno ma non basta.
Unico a farsi sentire in avanti con qualche sviolinata da fuori.
Bello e addormentato sulla fascia dal 39’st LINO s.v.
Fantasma dal 31’st GIANNOU 6 Si piazza in trincea.
All.Boloni 5,5 Ok, punterà sul ritorno in casa, ma i suoi giocano a nascondino dal 1′ al 90′.
Arbitro MALLENCO 6,5 Non ci sono pietre di scandalo: il resto lo fa bene.