Senza Klose non è proprio la stessa cosa. Se ne sta accorgendo sempre di più l’altalenante Lazio di Edy Reja, che dal post-derby in poi alterna vittorie e sconfitte senza soluzione di continuità. E’ soprattutto il rendimento del reparto offensivo a non far dormire sonni tranquilli al tecnico goriziano, apparso quasi sconsolato al termine del match perso con il Novara. “L’attacco non segna? Non lo scopriamo di certo adesso”, le dichiarazioni del mister ai microfoni di Sky. Al ‘Silvio Piola’ la Lazio si è presentata al via con il 4-4-2, con Rocchi e Kozak di punta e Candreva e Mauri come esterni alti di centrocampo. Ebbene, l’esperimento, o il ritorno all’antico se vogliamo, non è riuscito per niente bene. I biancocelesti hanno palesato limiti atletici e di gioco, oltre alla solita sterilità offensiva: proprio Tommaso Rocchi e Libor Kozak sono stati tra i peggiori in campo. Poco serviti, è vero, ma nemmeno loro hanno fatto molto per smarcarsi o per cercare di giocare la palla. Nè gli ingressi nella ripresa di Alfaro – ininfluente acquisto di gennaio – e del giovane Rozzi hanno contribuito a cambiare la musica. Che è rimasta terribilmente stonata. Senza Klose, come dicevamo, ma anche senza il miglior Hernanes (non quello delle ultime giornate, per intenderci), si fa veramente dura per il discorso Champions. La qualità diventa un optional in queste condizioni e Reja non può fare finta di nulla. Solo gli inserimenti di Mauri e qualche lampo di Candreva possono aiutare la Lazio a diventare meno prevedibile. I rimpianti per il mediocrissimo mercato invernale riaffiorano a galla periodicamente, ad ogni sconfitta o passo falso. Il presidente Lotito, nel pregara di Novara, ha provato a difendere le sue scelte, promettendo l’innesto di tre-quattro campioni per potenziare un organico oggettivamente non eccelso, oltre che falcidiato dagli infortuni. Se ci mettiamo poi la decisione di non sostituire Djibril Cisse, partito a gennaio con destinazione QPR (e a cui poteva essere concesso altro tempo), il quadro – sconfortante – è completo. Qualche tifoso, addirittura, non vede l’ora che finisca la stagione per riazzerare tutto con un nuovo allenatore, magari quel Gianfranco Zola che tanto piace a Lotito. Sembra proprio l’ex-fantasista della Nazionale l’indiziato numero uno per sostituire Reja in panchina.
Il futuro, però, può attendere. Ora c’è da finire al meglio il campionato, in attesa che rientri un certo Klose, forse per le ultime due giornate.