Chiama a raccolta i romani Roberto Giachetti, il favorito tra i candidati alle Primarie Pd Roma per la poltrona di sindaco della Capitale. E lo fa in un video in cui, annunciando la sua candidatura, chiede ai cittadini di essere protagonisti del cambiamento e di aiutarlo a migliorare Roma: “La Roma che vedete alle mie spalle è la Roma da cartolina ma la Roma vera è anche quella che non si vede, quella delle periferie dove le persone normali devono combattere per andare a lavorare o andare a scuola. E’ la Roma che dobbiamo cambiare ma non lo farà mai se si delega tutto a una sola persona: ciascuno di voi deve essere chiamato in causa per il cambiamento. Dobbiamo cambiare questa città e un po’ anche il modo di fare politica. Mi piacerebbe che la mia candidatura sia uno strumento affinché tanti romani riprendano la voglia di fare le cose. Scrivetemi che cosa volete cambiare nel vostro rione” (clicca qui per vedere il video).
La corsa continua per le Primarie Pd Roma 2016 con il centrosinistra e i suoi elettori chiamati alle urne il prossimo 6 marzo: una corsa finora ancora azzoppata, mezza funzionante. Sembra ancora che ci si muova al rallentatore, e non manca molto: a quest’ora a Milano, per fare un esempio, esisteva già un programma per ogni candidato, un sito ufficiale e iniziavano già i confronti tv. A Roma, inutile dirlo, siamo ancora in alto mare: detto questo i candidati ovviamente difendono il loro operato e Giachetti parla a nome degli altri 5 affermando con convinzione che queste primarie non saranno un flop, lanciando anche una frecciatina ai colleghi del M5s. «Le primarie del centrosinistra non saranno un flop, basta che ci siano 3863 votanti (uno in più delle Cumunarie del Movimento 5 Stelle) e per me sarà già u successo», afferma a Radio Roma Capitale, utilizzano l’ironia contro le critiche arrivate per queste primarie azzoppate. «Sono convinto che alle primarie del Pd andranno a votare decine di migliaia di persone. Qualcuno all’inizio ha detto che erano primarie finte, perché c’ero solo io, ma con la discesa in campo di altri candidati non si può dire che siano finte». Frecciate e ironie, ma ad oggi ancora non si discute di un singolo punto di programmi: in fondo, ai romani, interessano prima di tutto come si potrà tirar su una città complessa come la Capitale.