La notizia è di quelle che fanno male a tutti i genuini appassionati del calcio: i Glasgow Rangers, storico club scozzese fondato nel 1873, non sono stati inseriti nel calendario della prossima stagione della Scottish Premier League (la serie A locale). Questo è l’ultimo durissimo colpo per una squadra che sta vivendo un periodo difficilissimo a causa della crisi economica, e se non ci saranno novità in senso positivo sarà un durissimo colpo per tutto il calcio scozzese. I Rangers sono infatti un club leggendario, tra i più antichi del mondo (nel 1873 esistevano pochissime squadre di calcio) e hanno scritto la storia del calcio nella loro Nazione, insieme agli “odiati” cugini del Celtic. Basterebbe dare un’occhiata al palmares della società per capire di cosa stiamo parlando: cinquantaquattro campionati nazionali, trentatré Coppe di Scozia, ventisette Supercoppe scozzesi, numeri con pochi pari al mondo; a tutto questo va aggiunta anche una Coppa delle Coppe, uno dei rarissimi allori della Scozia nel calcio internazionale, anche se in questo caso sono avanti i cugini, che hanno vinto l’unica Coppa dei Campioni scozzese della storia (1967). L’ultimo scudetto dei Rangers è storia davvero recente, dato che risale alla scorsa stagione 2010/2011, mentre al termine dell’ultimo campionato i Rangers si sono piazzati al secondo posto nonostante la penalizzazione che era stata inflitta proprio per le vicissitudini economiche problematiche. D’altronde è noto che il campionato scozzese si risolve quasi sempre nel derby Rangers-Celtic, il cosiddetto “Old Firm”, caratterizzato da una rivalità fortissima anche perchè i Rangers sono la squadra dei protestanti della città, mentre i Celtic incarnano la parte cattolica (e in genere di origini irlandesi) di Glasgow. La separazione non è più così netta – ad esempio sono arrivati ai Rangers calciatori italiani cattolici come Gattuso – ma la rivalità rimane profondissima. L’attualità invece porta sulla ribalta vicende più tristi. In amministrazione controllata dallo scorso 14 febbraio a causa di un debito da 93,5 milioni di euro col fisco britannico, il piano di rientro presentato dall’ex amministratore delegato dello Sheffield United, Charles Green sarebbe stato rigettato la scorsa settimana.
Certo, da altre parti ci sono debiti anche molto più pesanti – compresi Barcellona e Real Madrid – ma in Scozia le banche non sono così concilianti con le società calcistiche, e dunque ora i Rangers si trovano in un momento delicatissimo della loro storia, che li dovrebbe vedere fuori dal campionato.