Un’altra notte in cui la terra ha tremato in Emilia Romagna, con diverse scosse che si sono susseguite nell’arco di poche ore. Alle 22:55 una scossa di magnitudo 2.5 è avvenuta tra la provincia di Modena e quella di Mantova, arrivando anche nel bolognese. Tra i comuni più interessati quelli di Mirandola e Medolla, già duramente provati in questi ultimi giorni, che si trovavano a un raggio inferiore a 10 chilometri dall’epicentro del terremoto. Dopo altre quattro scosse di entità inferiore (intorno ai 2.2 gradi), alle 0:42 c’è stata quella più forte di tutta la nottata, con una magnitudo di 2.9. Ancora una volta le province interessate sono state quelle di Modena e Mantova, con riflessi in quella bolognese. L’epicentro è stato localizzato a soli 5,4 chilometri di profondità. I paesi più interessati sono stati i soliti noti: Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro. Meno di un’ora dopo (e a seguito anche di due scosse di intensità minore), precisamente all’1:36, un altro terremoto di magnitudo simile (2.8), questa volta un po’ più a nord, che oltre alle province di Modena e Mantova si è fatto sentire in quella di Reggio Emilia. Più vicini all’epicentro sono stati quindi altri comuni, come Novi di Modena, San Possidonio, Concordia sulla Secchia, Pegognana, Rolo, Moglia e Gonzaga. Poi una piccola tregua (con sette scosse di intensità minore) fino alle 3:20, quando un sisma di magnitudo 2.7 è tornato a interessare i comuni di Medolla e Mirandola, oltre ad alcuni nella provincia di Mantova: anche in questo caso l’epicentro è stato molto vicino alla superficie terrestre (5 chilometri di profondità). E dopo circa dieci minuti (e altre due scosse), alle 3:31 c’è stato un sisma di magnitudo 2.6, questa volto con epicentro più profondo (8,8 chilometri), ma che ancora una volta è stato vicino a Medolla, Mirandola e Cavezzo.
Una notte non facile, perché dopo altre nove scosse di entità più modesta, alle 6:04, una scossa di magnitudo 2.8 con un epicentro a 5 chilometri di profondità si è fatto sentire ancora una volta nelle province di Modena e Mantova.
Il bollettino dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia riferisce poi di un’ultima scossa alle 6:24, questa volta di magnitudo 2.4 per fortuna con un epicentro a 31 chilometri di profondità. Numeri che fanno capire quanto sia difficile e dura la situazione delle popolazioni dei comuni dove la terra da giorni continua a tremare senza sosta.