La terra continua a tremare in Emilia-Romagna, dove la stessa zona già gravemente colpita dal recente terremoto che ha causato la morte di 17 persone e fatto salire il numero degli sfollati a 15 mila è attraversata da un continuo sciame sismico che non accenna a terminare. Una nuova scossa ha colpito la provincia di Modena, di magnitudo 3,6 e si è sviluppata ad una profondità di 6.7 chilometri. E’ stata registrata dai macchinari dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia alle 14.22, nel solito distretto sismico della Pianura padana emiliana. Il nuovo terremoto è stato individuato, per la precisione, alle coordinate 44.877°N, 10.986°E. Come in tutti gli altri casi recenti, è stato distintamente avvertito in numerosi Comuni. Quelli compresi in un raggio di 10 chilometri sono: MOGLIA (MN), CAVEZZO (MO), CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO), MEDOLLA (MO), MIRANDOLA (MO), NOVI DI MODENA (MO), SAN POSSIDONIO (MO), SAN PROSPERO (MO); quelli che, invece, si trovano in un raggio compreso tra i 10 e i 20 chilometri che hanno avvertito il sisma sono: Gonzaga (Mn), Pegognaga (Mn), Poggio Rusco (Mn), Quingentole (Mn), Quistello (Mn), San Benedetto Po (Mn), San Giacomo Delle Segnate (Mn), San Giovanni Del Dosso (Mn), Schivenoglia (Mn), Sustinente (Mn), Villa Poma (Mn), Fabbrico (Re), Reggiolo (Re), Rio Saliceto (Re), Rolo (Re), Bastiglia (Mo), Bomporto (Mo), Camposanto (Mo), Carpi (Mo), San Felice Sul Panaro (Mo), San Prospero (Mo), Soliera (Mo). Successivamente altre cinque scosse hanno interessato la stessa zona, tutte di magnitudo oscillante tra 2.6 e 2.7 gradi sulla scala Richter. L’ultima di questa serie ha colpito la provincia di Ferrara, alle coordinate 44.76°N, 11.279°E, ed è stata di magnitudo 2.7 di intensità, mentre ilsuo ipocentro è stato individuato ad una profondità di 22,6 km. I comuni compresi in un raggio di 10 chilometri che lo hanno avvertito sono: Moglia (Mn), Cavezzo (Mo), Concordia Sulla Secchia (Mo), Novi Di Modena (Mo), San Possidonio (Mo); quelli, invece, compresi in un raggio tra i 10 e i 20 chilometri sono: FINALE EMILIA (MO), CASTELLO D’ARGILE (BO), PIEVE DI CENTO (BO), CENTO (FE), mentre quelli compresi tra dieci e venti chilometri sono CAMPOSANTO (MO), RAVARINO (MO), SAN FELICE SUL PANARO (MO), ARGELATO (BO), BENTIVOGLIO (BO), CALDERARA DI RENO (BO), CREVALCORE (BO), GALLIERA (BO), SALA BOLOGNESE (BO), SAN GIORGIO DI PIANO (BO), SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO), SAN PIETRO IN CASALE (BO), SANT’AGATA BOLOGNESE (BO), BONDENO (FE), MIRABELLO (FE), SANT’AGOSTINO (FE).
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha fatto recentemente sapere a Tgcom24 che «per mettere in sicurezza il territorio dal rischio di dissesto idrogeologico saranno necessari 41 miliardi in 15 anni. A questa previsione – ha proseguito Clini – vanno aggiunte le iniziative necessarie per la prevenzione degli eventi sismici. Per il dissesto idrogeologico abbiamo già messo in moto un miliardo di fondi pubblici deliberato dal Cipe due mesi fa. Per quanto riguarda gli eventi sismici recenti il Consiglio dei ministri ha attivato la misura per l’aumento delle accise sulla benzina e il recupero dal finanziamento pubblico ai partiti che in totale ammonterà a 500 milioni di euro. Per i prossimi anni avremo uno stanziamento di un miliardo che si recupereranno con la diminuzione della spesa pubblica».