Chiara Ferraro sarà tra i partecipanti alle primarie PD ROMA 2016. Oltre i cinque volti già conosciuti, cioè Roberto Giacchetti, Roberto Morassut, Stefano Pedica, Domenico Rossi e Gianfranco Mascia, c’ è quindi anche quello della giovane ventiquattrenne romana, afefetta da autismo, che si era già canditata alle primarie tenutesi nel 2013, con la lista Marino, dove raccolse 487 voti. La Ferraro sarebbe stata fuori dalla corsa se non fosse intervenuto Giacchetti, che in collaborazione con la deputata romana Argentin, ha di fatto ceduto una parte dei voti per consentirle di candidarsi. Infatti la stessa Ferraro, non era riuscita ad accumulare le preferenze necessarie, duemilacinquecento circa, prima della scadenza del termine per presentare la nomina. Dunque uno strappo alla regola, che ha trovato il nulla osta anche del commissario Matteo Orfini prima e del segretario del Partito democratico del Lazio Fabio Melilli dopo. Grande soddisfazione è stata espressa dal padre della ragazza, che ha commentato positivamente quanto accaduto, certamente il problema di cui soffre la Ferraro non può essere strumentalizzato e non può costituire un motivo valido per mettere da parte chi ne è affetto, le istituzioni non si possono nascondere dietro queste realtà, questo il commento a caldo del padre.
Oggi Chiara Ferraro, oltre all’impegno in politica che la vede protagonista, frequenta l’istituto agrario Garibaldi, inoltre è una delle fondatrici di una cooperativa agricola dove lei stessa presta lavoro. La stessa Ferraro ha dichiarato di essere molto impegnata nel sociale e quello dei diritti delle persone più deboli sarà il suo campo di battaglia. Tutti e i canditati, sono stati ospiti negli studi televisivi di Lucia Annunziata dove si sono confrontati sui vari temi oggi trattati. Hanno poi risposto alle domande di due giornalisti, in particolare del direttore del manifesto Erasmo D’Angelis e dalla giornalista Daniela Preziosi, erano presenti tutti i canditati ivi compresa la Ferraro che era accompagnata dal padre. Ciascun canditato aveva un minuto e mezzo a disposizione per rispondere alle domande, più trenta secondi di approfondimento di un tema in particolare, con possibilità di replica per due volte a uno degli altri avversari. A sentire i beni informati, Giachetti sarebbe il favorito e non potrebbe permettersi una debacle, essendo punto di forza di Renzi. La canditatura della Ferraro, ha provocato non poche polemiche, proprio per il modo con cui è arrivata e non si sono fatti attendere le cosiddette malelingue, che hanno subito attribuito la canditatura cosi come è avvenuta, al problema di cui è affetta la Ferraro, secondo qualcuno è stato un gesto importante ed ha avuto un grande valore simbolico, in un mondo dove non c’è più rispettodi niente. Invece c’è chi la pensa diversamente, forse a ragione. La canditatura pur se anomala, dà comunque la possibilità a una persona di potersi democraticamente confrontare con gli avversari, perchè molto probabilmente lo merita, perchè c’è chi crede ancora negli ideali, nel rispetto delle idee, tutto questo indipendentemente dai problemi che inevitabilmente ci sono.