Ancora paura nel nord Italia, una paura con cui evidentemente bisognerà cominciare a fare i conti ed abituarcisi, perché le scosse di terremoto non sembrano placarsi. Ieri sera infatti un nuovo violento terremoto di magnitudo 5.1 gradi della scala Richter è stato avvertito distintamente in tutto il nord Italia, da Milano alla Liguria e a Padova. Epicentro ovviamente ancora una volta nella provincia di Modena. Fortunatamente non si sono registrate vittime o feriti, solo il crollo del campanile dell’orologio a Novi di Modena e tanta paura. Stanotte come sempre numerose scosse di assestamento e risveglio stamattina con due nuove scosse abbastanza forti, una di 3.8 gradi e l’ultima in ordine di tempo alle ore 9 e 04 di magnitudo 3.4. L’epicentro questa volta è in provincia di Mantova nel distretto sismico Pianura Padana lombarda, alle coordinate 44.942°N, 10.969°E e a una profondità di tre chilometri. I comuni interessati a una decina di chilometri dall’epicentro sono quelli di MOGLIA (MN),, QUISTELLO (MN), SAN GIACOMO DELLE SEGNATE (MN), CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO), NOVI DI MODENA (MO) ,SAN POSSIDONIO (MO). Leprovicne di Mantova e Modena sono infatti confinanti e la scossa ha colpito entrambe. I comuni in un raggio di venti chilometri dall’epicentro sono quelli di BAGNOLO SAN VITO (MN), GONZAGA (MN), PEGOGNAGA (MN), PIEVE DI CORIANO (MN), POGGIO RUSCO (MN), QUINGENTOLE (MN), REVERE (MN), RONCOFERRARO (MN), SAN BENEDETTO PO (MN), SAN GIOVANNI DEL DOSSO (MN), SCHIVENOGLIA (MN), SERRAVALLE A PO (MN), SUSTINENTE (MN), VILLA POMA (MN), FABBRICO (RE), REGGIOLO (RE), ROLO (RE), CARPI (MO), CAVEZZO (MO), MEDOLLA (MO), MIRANDOLA (MO), SAN FELICE SUL PANARO (MO), SAN PROSPERO (MO). Le nuove forti scosse avvertite in queste ultime ore hanno portato il provveditorato di Mantova a una drammatica decisione: chiudere le scuole e terminare l’anno scolastico in anticipo a partire da oggi. Il che pone diversi problemi: gli insegnanti infatti non hanno idea al momento dove potranno recarsi a fare gli scrutini che accompagnano la chiusura del ciclo scolastico. In tutto questa notte sono state registrate trentacinque nuove scosse.
Oggi 4 giugno è poi la giornata di lutto nazionale decisa dal governo per onorare le vittime dei due violenti terremoti delle scorse settimane. In concomitanza si terranno alcuni funerali, tra cui quello di don Ivan il parroco morto nel crollo della sua chiesa mentre cercava di portare in salvo una statua della Madonna.