Silvio Berlusconi, impegnato in Romania in visita ufficiale, non ha commentato subito i risultati dei ballottaggi amministrativi di oggi. Quindi ha rilasciato un primo brevissimo commento (“Abbiamo perso mi sembra evidente”), ma poi ha cominciato a rilasciarne parecchi, evidentemente non riusciva più a contenessi. Si è anche concesso una citazione sacra, riferendosi alla vittoria di Giuliano Pisapia a Milano: «Ora i milanesi devono pregare il buon Dio che non gli succeda qualcosa di negativo» ha infatti detto il premier. Milano, ha aggiunto, con Letizia Moratti non era amministrata male. Lapidario il commento relativo invece alla vittoria di Luigi De Magistris a Napoli: « I napoletano si pentiranno tutti moltissimo». Inizialmente Berlusconi era sembrato prenderla sportivamente paragonando le elezioni alle vittorie calcistiche: «Abbiamo perso e questo è evidente, una volta si vince, una volta si perde, l’importante è non abbattersi. Il Milan qualche volta vince e qualche volta perde, questa volta non abbiamo vinto ma andiamo avanti». Gli è stato chiesto se si sentiva in colpa per questi risultati che premiano in modo abbondante il centrosinistra in quasi tutta Italia e lui ha risposto deciso che No, no. Anche perché se si guarda a queste elezioni, si vede che abbiamo perso a Napoli a Milano e in altre due città, ma guardando da vicino una per una le situazioni vengono fuori delle ragioni che non hanno niente a che vedere con l’attività di governo» A Bucarest, intercettato dai giornalisti mentre lasciava il suo albergo, Berlusconi ha risposto a chi gli chiedeva della richiesta di dimissioni pronunciata dalla sinistra: «Io sono sempre in disaccordo con la sinistra, vuole che le dia ragione adesso? Ma dai…». Parlando comunque del governo, il premier ha specificato che il governo non ha altra strada che andare avanti con nervi saldi abbiamo una maggioranza coesa e determinata ci restano da fare alcune riforme, non erano state fatte perché avevamo dei contrasti interni alla nostra maggioranza.
Adesso – ha proseguito – abbiamo questa nuova maggioranza per fare finalmente la riforma del fisco, della giustizia, il piano per il Sud. E soprattutto dobbiamo eliminare i vincoli burocratici che danno il senso dell’oppressione burocratica e fiscale. Nessun problema con Bossi, ha detto di aver sentito Bossi al telefono e di essere d’accordissimo ad andare avanti insieme e a governare nella direzione di queste riforme.