La Commissione grandi rischi ha prodotto un documento il cui esito è stato reso pubblico dal governo. In sostanza, benché, come è stato ampliamente ribadito, un terremoto non può essere previsto, qualcosa sulla sua evoluzione è possibile dire. In pratica, il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna non è escluso che si estenda alle zone limitrofe. E neanche che l’attività sismica possa riprendere in maniera intensa. Nel frattempo, la zona continua ad essere interessata da scosse. L’ultima è stata avvertita alle 16.04. Si è verificata, ancora una vota, in Emilia, in provincia di Modena, nel distretto sismico della Pianura padana lombarda. L’intensità del fenomeno è stata di 2.3 gradi di magnitudo. Il terremoto si è prodotto, per la precisione, alle coordinate 44.924°N, 11.02°E, mentre il suo ipocentro è stato individuato dalle apparecchiature dell’Istituto superiore di geofisica e vulcanologia, che ha fornito anche tutti gli altri dati, ad una profondità di 10.5 chilometri.
I comuni ove il sisma è stato distintamene avvertito e che si trovano in un’area compresa in un raggio di dieci chilometri a partire dal punto di origine sono: Quistello (Mn), San Giacomo Delle Segnate (Mn), San Giovanni Del Dosso (Mn), Schivenoglia (Mn), Cavezzo (Mo), Concordia Sulla Secchia (Mo), Medolla (Mo), Mirandola (Mo), San Possidonio (Mo); quelli, invece, compresi in un’area delimitata da un raggio compreso tra i dieci e venti chilometri sono: Magnacavallo (Mn), Moglia (Mn), Ostiglia (Mn), Pegognaga (Mn), Pieve Di Coriano (Mn), Poggio Rusco (Mn), Quingentole (Mn), Revere (Mn), San Benedetto Po (Mn), Serravalle A Po (Mn), Sustinente (Mn), Villa Poma (Mn), Rolo (Re), Bastiglia (Mo), Bomporto (Mo), Camposanto (Mo), Carpi (Mo), Novi Di Modena (Mo), San Felice Sul Panaro (Mo), San Prospero (Mo). Pochi minuti prima, stessa Regione e stessa Provincia, alle 15.52, si era prodotto un altro terremoto. La sua intensità è stata di 2.1 gradi di magnitudo, mentre il suo ipocentro è stato individuato alle coordinate 44.9°N, 11.057°E, ad una profondità di 1.6 km.
Questa volta, il distretto sismico dove è avvenuto è quello della Pianura padana emiliana. I comuni in cui è stato distintamente avvertito e che si trovano in un area il cui raggio è di dieci chilometri sono: San Giacomo Delle Segnate (Mn), San Giovanni Del Dosso (Mn), Schivenoglia (Mn), Cavezzo (Mo), Concordia Sulla Secchia (Mo), Medolla (Mo), Mirandola (Mo), San Possidonio (Mo); quelli, invece, che si trovano in un’area dal raggio compreso tra i dieci e i venti chilometri a partire dall’ipocentro sono: Magnacavallo (Mn), Moglia (Mn), Ostiglia (Mn), Pieve Di Coriano (Mn), Poggio Rusco (Mn), Quingentole (Mn), Quistello (Mn), Revere (Mn), San Benedetto Po (Mn), Serravalle A Po (Mn), Sustinente (Mn), Villa Poma (Mn), Rolo (Re), Bastiglia (Mo), Bomporto (Mo), Camposanto (Mo), Novi Di Modena (Mo), Ravarino (Mo), San Felice Sul Panaro (Mo), San Prospero (Mo), Crevalcore (Bo).
Come sempre, l’Istituto superiore dei Geofisica e Vulcanologia fa presente che, benché tutti i dati relativi ai terremoti vengano rivisti, analizzati e corretti da esperti sismologi, «nessuna garanzia implicita o esplicita è fornita. Ogni rischio derivante da un uso improprio dei parametri o dall’utilizzo delle informazioni inaccurate è assunto dall’utente».