Si è chiuso oggi, con la sua morte, un trentennale sodalizio professionale con la Casa editrice Laterza. Jacques Le Goff, uno dei più grandi storici del Novecento, ha pubblicato tutte le sue opere più importanti con Laterza, fin da Il meraviglioso e il quotidiano nell’Occidente medievale, datato 1983 fino a Uomini e donne del Medioevo (2013) , Quattro anni più tardi, su invito del pubblicatore, curò il volume L’uomo medievale, tradotto in tutt’Europa e alla cui realizzazione collaborarono i migliori storici europei. Nel 1993 rinnova l’impegno con l’editore dando il là alla collana Fare l’Europa concepita insieme ad altre quattro case editrici europee (Beck Verlag, Editorial Critica, Editions du Seuil, Basil Blackwell) per dare spazio ai saggi dei più grandi esperti di storia e intellettuali europei quali Umberto Eco Peter Brown, René Remond, Peter Burke, Jack Goody, Massimo Montanari, Franco Cardini e Leonardo Benevolo. Nato sotto una buona stella, il rapporto con Le Goff e la famiglia Laterza andò oltre l’aspetto professionale: tra lo studioso e Vito Laternza (prima) e Giuseppe e Alessandro Laterza (poi) si instaurò un profondo legame d’amicizia. Questa uno stralcio dell’intervento di Le Goff nel volume (Cento anni Laterza)che festeggiava il centenario dell’editore: “Questa casa editrice che ha pubblicato tanti classici si è occupata anche di capire il mondo contemporaneo, la cultura e la società di domani, e che sia una casa editrice laica, nel miglior senso del termine, fuori da ogni ristrettezza di vedute. Ancora, ho apprezzato che questa casa editrice abbia dei volti amichevoli e competenti, interlocutori prima di tutto sul piano intellettuale, attraverso una famiglia discreta, raffinata e semplice, la cui gentilezza rende amabile lo stile. Sono orgoglioso che i Laterza, la casa editrice Laterza, mi abbia fatto l’onore di accogliermi in uno dei foyer della cultura italiana e universale”. Uscirà dunque postumo a novembre – nella collana Robinson – Faut-il vraiment decouper l’histoire en tranches.
Numerose testate hanno riportato oggi la notizia della scomparsa dello storico francese Jacques Le Goff, citando come fonte un tweet lanciato dall’autorevole quotidiano Le Monde. Cliccando sul link, però, l’articolo non è più visualizzabile ed è stato dunque cancellato. Anche la pagina italiana di Wikipedia aveva preferito togliere la data della morte, in attesa di ulteriori verifiche in una giornata come questa in cui molte notizie risultano essere false per i vari pesci d’aprile. Su Twitter in molti dicono di non credere alla notizia, spiegando che tra gli editori di Le Goff nessuno al momento ha ancora confermato il decesso dello storico. Secondo i media francesi, però, è stata proprio la famiglia dello storico a darne notizia.
È morto a Parigi, all’età di 90 anni, lo storico francese Jacques Le Goff, grande studioso del Medioevo considerato tra i più autorevoli nel campo della ricerca agiografica. Nato a Tolone il primo gennaio del 1924, ha insegnato nelle Università di Lilla e Parigi e dal 1962 è direttore dell’École pratique des hautes études di Parigi. Nel corso della sua carriera ha pubblicato numerosi saggi di storia medioevale, tra cui “Gli intellettuali del Medioevo” (1957), “Il basso medioevo” (1967), “La civiltà dell’Occidente medioevale” (1964), “Mercanti e banchieri del Medioevo” (1976), “Tempo della Chiesa e tempo del mercante” (1977), “La nascita del Purgatorio e Intervista sulla storia” (1982) e “Il meraviglioso e il quotidiano nell’Occidente medioevale” (1983). Ha anche collaborato alla “Storia d’Italia” dell’Einaudi con il saggio “L’Italia nello specchio del Medioevo” del 1974. Nel 1993 ha diretto la collana “Fare l’Europa”, mentre il 25 ottobre del 2000 ha ricevuto la laurea honoris causa in Filosofia dall’Università di Pavia. La notizia della scomparsa di Le Goff è ripresa solo parzialmente dai media francesi, probabilmente in attesa di verifiche in una giornata come quella di oggi, 1 aprile, in cui molte notizie risultano false.