Continua a tremare la terra sull’Appennino pistoiese, teatro da tempo di uno sciame sismico. Il terremoto più recente, di magnitudo pari a 2 gradi della Scala Richter, è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi in provincia di Bologna (Emilia-Romagna) nei pressi dei comuni di Gaggio Montano (Bo), Granaglione (Bo), Lizzano In Belvedere (Bo) e Porretta Terme (Bo), gli unici presenti in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro. Gli altri comuni coinvolti, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri, sono Fanano (Mo), Montecreto (Mo), Montese (Mo), Pavullo Nel Frignano (Mo), Sestola (Mo), Zocca (Mo), Camugnano (Bo), Castel D’Aiano (Bo), Castel Di Casio (Bo), Cutigliano (Pt), Piteglio (Pt), Sambuca Pistoiese (Pt) e San Marcello Pistoiese (Pt).
Marche e Umbria sono state colpite da una scossa di terremoto attorno alle 16.15 di questo pomeriggio. Il sisma, di magnitudo 1.6 della Scala Richter, ha avuto una profondità di 8.3 chilometri. Tra i comuni colpiti Apecchio e Cantiano in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche e Pietralunga in provincia di Perugia in Umbria. In particolare il sisma ha avuto luogo a latitudine 43.4 e longitudine 12.4.
Sono continuate anche oggi le scosse di terremoto sull’Appennino pistoiese in provincia di Bologna in Emilia Romagna, dopo quelle di ieri che avevano raggiunto in un caso i 3.3 gradi della scala Richter. Oggi le scosse sono molto più tenui. Alle ore 5 e 41 infatti è stata registrata una scossa di magnitudo 2.2 gradi, seguita sei minuti dopo da una scossa della medesima magnitudo. Alle ore 8 e 34 invece è stata registrata una scossa di magnitudo 2.3 gradi. Tutte le scosse sono state registrate nella medesima aerea tra le località di Firenzuola in provincia di Firenze e quelle di Castel del Rio, Loiano, Mnghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Borgo San Lorenzo, Palazzuolo sul Senio, San Piero Sieve e Scarpeira, tra le provincie di Bologna e Firenze a una profondità di circa nove chilometri. Alle ore 10 e 30 invece è stata registrata una scossa di magnitudo 3.3 nel mare poco distante dalle coste siciliane e calabresi, al largo di Messina. La scossa è stata individuata a 83 chilometri di profondità e i comuni più vicini sulla terraferma sono stati quelli di Villa San Giovanni, Bagnara Calabra, Calanna, Campo Calabro, Fiumara, Laganadi tutti in provincia di Reggio Calabria e Messina.