La buona notizia da Roma è che hanno cominciato a smontare l’impalcatura di tubi innocenti che copriva la facciata. Per adesso è stata liberata solo la parte superiore. Stiamo parlando della chiesa di Sant’Andrea della Valle, gioiello barocco, realizzato sul calco della chiesa del Gesù. La straordinaria facciata chiude alla vista la prospettiva di corso Rinascimento. Lasciate alla vostra destra l’ingresso a Piazza Navona e alla vostra sinistra Palazzo Madama, sede del Senato. E vi trovate di fronte la bellezza impressionante di questa chiesa, in cui Giuseppe Verdi ambientò un atto della Tosca e la cui facciata ora è bianca di travertino, come non mai.
Ma quel che più conta è che è stato finalmente liberato il bellissimo angelone, con le ali allungate e quasi appoggiate alla facciata, parte di sinistra. Ora guardate a destra. Il suo gemello non c’è. È rimasto infatti terribilmente solo. L’antico committente, un cardinale nipote di Sisto V, non gradì questa prima statua e intimò a Ercole Ferrata, lo scultore autore della splendida chiesa, di lasciar perdere il progetto iniziale, impedendogli di realizzare la simmetria angiolesca. Per risparmiare, però, fece lasciare lassù il primo angelo. Un angelo melanconico, che in certe mattine appare ironicamente cosciente della solitudine in cui siamo tutti immersi e rimasto solo nel cielo sopra Roma, accompagna la frenesia del traffico, dall’alto, guardandoci con compassione e forse intercedendo per qualche anima romana.