Tra oggi e domani si decideranno le vincitrici dei tre quarti di finale che sono giunti fino a gara-7. Solo Varese per ora è già qualificata alle semifinali, mentre tutti gli altri confronti si risolveranno solamente alla ‘bella’. Stasera si giocheranno alle ore 20.10 Sassari-Cantù, e alle 20.30 Roma-Reggio Emilia. Finora tra sardi e lombardi ha sempre prevalso il fattore campo, mentre fra Acea e Trenkwalder si sono avute due delle sole tre vittorie esterne arrivate finora nei quarti. Il match clou di questi quarti di finale si giocherà però domani a Milano tra l’Armani e la Montepaschi Siena, spesso rivali negli ultimi anni in finali scudetto sempre vinte dai senesi. Per parlare di questi quarti di finale, abbiamo sentito Roberto Premier. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.
Varese unica qualificata finora, se l’aspettava? Direi di sì, Varese è stata la squadra più forte della regular season e ha incontrato Venezia, sulla carta la squadra più debole di questi quarti di finale. E’ inevitabile quindi che questa serie sia finita così presto.
La squadra lombarda è veramente la più forte di tutte? Per quello che si è visto finora, Varese è la squadra che ha espresso maggior continuità. Tuttavia i playoff sono sempre un’incognita, conta avere un roster di giocatori molto lungo per superare tutti gli ostacoli e poter raggiungere il massimo risultato.
Milano non è riuscita a chiudere con Siena, perché? C’è da dire che Siena è una signora squadra. Siena-Milano poteva essere tranquillamente la finale di questo campionato. Sono due squadre che si equivalgono e che hanno raggiunto più o meno la stessa posizione nella regular season. E’ comprensibile quindi che sia venuta fuori una serie equilibrata.
Si aspettava però qualcosa in più dall’Armani? Non si può avere la bacchetta magica se tutta la stagione è stata un alternarsi di alti e bassi. Così l’Armani non poteva cambiare di punto in cambio e battere tanto facilmente una formazione come Siena, che per tanto tempo ha trascurato il campionato per concentrarsi sull’Eurolega. Si spiega anche così questa sua posizione in classifica.
Anche Sassari sta facendo fatica con Cantù, sorprendente che si vada alla settima partita? No, sono due squadre che si equivalgono, nel senso che hanno puntato molto sul fattore casalingo che è così risultato determinante in questa serie.
Sassari forse manca d’esperienza o ha la panchina corta?
Sassari potrebbe pagare proprio questi due aspetti. Quando si giocano partite ogni due giorni, i giocatori non possono essere sempre in condizione e se non hai una panchina lunga paghi. D’altra parte Cantù ha risentito dell’infortunio di un giocatore importante come Jerry Smith.
Buona Reggio Emilia contro Roma: serie inaspettata finora? No perché Reggio Emilia in questa stagione è stata una squadra che ha dimostrato di poter battere chiunque. Roma ha alternato periodi positivi a periodi negativi. Si spiega così l’equilibrio e l’andamento di questa serie.
Com è stato il livello di gioco visto finora? Buono, si è visto un gioco discreto, partite interessanti e combattute tra formazioni di livello tecnico accettabile.
Su 23 partite giocate, 20 vittorie casalinghe. Cosa significa? Significa che nel campionato italiano il fattore campo è sempre la cosa più importante e che si vincono i playoff andando a superare la squadra avversaria in trasferta. Del resto, come dicono gli americani, una serie inizia proprio con il primo successo in trasferta.
(Franco Vittadini)