Niente di nuovo nella quinta tappa del Tour de France 2013, frazione che portava i corridori da Cagnes sur Mer a Marsiglia. Tanti tentativi di fuga, alla fine arrivo compatto del gruppo e vittoria di Mark Cavendish su Boasson Hagen e su Peter Sagan che proprio in questo inizio di Tour non riesce a trovare la vittoria (clicca qui per la cronaca e l’ordine d’arrivo della quinta tappa). Quinto il nostro Roberto Ferrari che ha così disputato una bellissima volata. Cavendish ha dimostrato di essere imbattibile, è ormai giunto alla sua 104esima vittoria in carriera. Ci si chiede quindi – ancora una volta – se sia lui il più forte velocista di tutti i tempi, ma forse sarà solo il tempo a dare un giudizio definitivo su questo corridore nato nell’Isola di Man. Per ora Cavendish intende mettere solo il suo sigillo su tante tappe di questo Tour, aiutato sicuramente da una squadra molto forte. Intanto, la maglia gialla resta a Simon Gerrans. Per parlare comunque della quinta tappa del Tour de France 2013 abbiamo sentito Roberto Damiani, uno dei tecnici più apprezzati nel panorama ciclistico nazionale. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a IlSussidiario.net.
Le piace questo inizio del Tour 2013? Sì: bellissimo, combattuto, come d’altronde era stato il Giro.
Cavendish vince ancora, velocista imbattibile? Grande lui e grande la sua squadra. E’ sicuramente il migliore velocista in circolazione. Oggi è stata la sua 104esima vittoria in carriera, una cosa non da poco.
E’ il più forte di tutti i tempi? E’ difficile fare paragone tra corridori di tutte le epoche del ciclismo. Certo Cavendish sarà ricordato a lungo per le sue vittorie.
Fino a quando durerà il suo strapotere in volata? E’ relativamente giovane, ha solo 28 anni e credo quindi che possa dominare ancora per tanto tempo nelle gare in volata.
Boasson Hagen secondo, merita comunque un applauso? Sì, assolutamente. Mi aspettavo invece qualcosa di più da Greipel. Hagen è stato grande, veramente grande, non ha una squadra forte come quella di Cavendish che lo aiuti in volata. Eppure riesce sempre a essere uno sprinter straordinario.
Sagan terzo: gli manca qualcosa, incide la caduta del primo giorno? E’ arrivato vicino a Cavendish, quindi non è andato così male. Certo vincere sarebbe molto importante per lui, lo sbloccherebbe. Non penso comunque che la caduta del primo giorno sia stata il motivo principale della sua mancanza di successi a questo Tour.
Il nostro Ferrari è arrivato quinto: diventerà uno sprinter importante? Buono il suo quinto posto, sarebbe bello vederlo in qualche squadra che lo aiuti di più, una squadra che lo sostenga maggiormente in volata.
Chi ha visto meglio finora tra i big? Froome molto bravo, col suo attacco dell’altro giorno ha voluto mettere sull’attenti tutti i suoi avversari. In fondo però non ho visto male nessun big. Il Tour deve ancora cominciare e in molti potranno vincerlo. (Franco Vittadini)