Il Torino per continuare a sorprendere, il Parma con l’obiettivo di dare continuità alla vittoria sulla Sampdoria. All’Olimpico granata e ducali si presentano in buona forma, con la compagine di Giampiero Ventura probabilmente favorita sulla carta, alla luce di un avvio di stagione al di là di ogni aspettativa. Nonostante abbiano gli stessi punti in classifica il Toro può vantare una maggiore costanza di rendimento, mentre la squadra allenata da Roberto Donadoni ha interrotto solo la scorsa settimana un digiuno di vittorie che durava dalla seconda giornata (2-0 al Chievo). L’esame che attende gli emiliani è di quelli da non prendere sottogamba: il sistema di gioco del Torino può creare più d’un grattacapo agli ospiti, che dovranno confermare quanto di buono mostrato contro la Samp. Dal canto loro, come detto, i piemontesi hanno impressionato in maniera positiva: non ultima, la prova di Palermo ha aumentato le certezze attorno a una ‘matricola’ che vuol tornare in alto. E che soprattutto non ci starà più a fare un continuo saliscendi tra serie A e B come troppe volte è accaduto negli ultimi anni.
Mister Ventura si affiderà al solito 4-2-4 offensivo e spregiudicato: D’Ambrosio sembra ormai essere diventato pedina intoccabile nello scacchiere granata e occuperà la corsia destra di difesa, con Glik, Rodriguez e Salvatore Masiello a completare il reparto, comandato dall’esperto portiere belga Gillet. A Brighi e Gazzi il compito di fare filtro davanti alla retroguardia, lasciando liberi di agire sulle fasce Cerci e Stevanovic a supporto del tandem offensivo formato da Rolando Bianchi e Gianluca Sansone, reduce da una grandissima stagione in B con la maglia del Sassuolo (20 reti in 38 presenze al suo attivo).
A disposizione dell’allenatore granata ci saranno il secondo portiere Gomis, i difensori Di Cesare, Agostini, Darmian e Caceres, i centrocampisti Basha e Vives, il trequartista Birsa e le punte Sgrigna e Meggiorini. Come si vede, a Ventura non mancano le opzioni per rimescolare le carte a gara in corso.
Cinque assenti tra le fila del Toro, ovvero Ogbonna, Santana, Verdi, Suciu e Diop. Molto grave soprattutto il forfait del primo, che non è stato nemmeno convocato. La difesa torinista sarà senza dubbio povera senza il difensore della Nazionale.
Nonostante l’atteggiamento spregiudicato del Torino, Donadoni non cambierà assetto alla sua squadra. Fiducia ai tre centrali, con Zaccardo, Paletta e capitan Lucarelli pronti a ricomporre il pacchetto titolare di difesa, davanti a Pavarini; l’esperimento di Marchionni come interno di centrocampo potrebbe essere riproposto anche a Torino, con l’ex viola che andrà ad agire in mezzo assieme a Parolo e Valdes. Biabiany a destra e Gobbi a sinistra macineranno chilometri sulle rispettive corsie, mentre in attacco Belfodil dovrebbe essere ancora preferito a Pabon come spalla di Amauri.
A disposizione il terzo portiere Bajza, i difensori Fideleff e Benalouane, l’esterno Rosi, i centrocampisti Acquah, Morrone e Musacci, le punte Palladino, Pabon e Sansone. Tante opzioni a disposizione di mister Donadoni per cambiare eventualmente l’inerzia del match, qualora fosse necessario.
Tre assenze per i ducali. Il portiere titolare Mirante è squalificato, problemi fisici per Santacroce, il cui recupero è da valutare, grave stop invece per Galloppa, che dovrebbe stare lontano dai campi per circa sei mesi.
Gillet; D’Ambrosio, Glik, Rodriguez, Masiello; Brighi, Gazzi; Cerci, Sansone, Bianchi, Stevanovic. All.: Ventura
A disp.: Gomis, Di Cesare, Agostini, Darmian, Caceres, Basha, Vives, Sgrigna, Meggiorini, Birsa.
Squalificati: –
Indisponibili: Diop, Suciu, Santana, Verdi, Ogbonna
Pavarini; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Parolo, Valdes, Marchionni, Gobbi; Belfodil, Amauri. All.: Donadoni
A disp.: Bajza, Fideleff, Benalouane, Acquah, Morrone, Rosi, Musacci, Ninis, Palladino, Pabon, Sansone.
Squalificati: Mirante
Indisponibili: Santacroce, Galloppa
Arbitro: Giacomelli