Si torna a Miami. Con il matchpoint sulla racchetta dei San Antonio Spurs. Gara-5 delle Finali NBA va in archivio con la vittoria dei texani, . Partita senza storia: San Antonio scappa subito, tocca il +17 quando il cronometro segna i 5 minuti (trascorsi) nel secondo quarto. Nessuna rimonta: a dire il vero gli Heat ci provano anche, riescono a ricucire fino al -7 con un’entrata di Lebron James, chiudono il primo tempo sotto di 9. Poi, sale in cattedra Danny Green: 24 punti con 6/10 da tre, e record per il maggior numero di triple segnate in una serie (siamo a 25, e c’è almeno un’altra gara da giocare). Gli Spurs la vincono nonostante una panchina da 7 punti complessivi: si spiega anche con il fatto che Manu Ginobili (24 con 10 assist) fa parte del quintetto titolare. Sì, perchè Popovich sceglie subito il quintetto piccolo: Kawhi Leonard (ancora un fattore, con 16 punti conditi da 8 rimbalzi e tre recuperi) in ala grande, con Tim Duncan da centro senza Thiago Spiltter solo 10 minuti) al suo fianco. Anche così San Antonio non va sotto a rimbalzo (36-34, gli Heat erano senza Chris Andersen) e riesce a limitare LeBron James, che ne fa 25 ma con 8/22 dal campo e, soprattutto, appare decisamente stanco e fuori ritmo. Certo, Dwyane Wade (25) sembra tornato quello delle Finali 2006 (più o meno), Chris Bosh aiuta con 16 punti (7/11 al tiro) e Ray Allen trova una serata da 21 punti e 4/4 da tre punti: ma forse, per Miami il fato più negativo è proprio questo, cioè l’aver perso una partita nonostante il 47,8% da oltre l’arco. Adesso, come detto, si torna in Florida: per ora nei primi cinque episodi della serie finale le partite sono state tutte vittorie nette. Questo non aiuta a tracciare un pronostico: possiamo solo dire che gli Heat si trovano nella stessa situazione di due anni fa. Anche allora c’era una squadra texana contro, i Dallas Mavericks: con il fattore campo a favore, Miami era tornata a casa sul (pur se a vittorie tutte invertite, tranne gara-5). Finì che Dallas vinse l’anello, con il 105-95 della sesta partita. Finirà allo stesso modo: può essere, o forse ci sarà una gara-7. Quello che sembra certo è che Miami deve trovare un antidoto alla grandinata di triple degli Spurs (era successo così anche in gara-3), e LeBron James, che aveva una media di 15 punti nei primi tre episodi e poi era esploso segnandone 33 in gara-4, è nuovamente chiamato a fare gli straordinari per spingere i suoi alla partita decisiva. E’ win or go home per gli Heat: riusciranno a spingere San Antonio alla settima?